Riceviamo e Pubblichiamo: Crollo del solaio della scuola elementare Santa Maria

Come prefissato, dopo la Festa di Gesù Nazareno, esattamente giorno 27.06.2011, ci siamo rincontrati nei locali della Scuola Elementare di Santa Maria, alla presenza del Sindaco, Vito Diego Mangiapane, dell’Ing. Giuseppe La Greca, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Cammarata, del Dr. Enzo Carità, quale capogruppo dell’opposizione, e della Maestra Aurora Manzella, in rappresentanza dell’Istituzione scolastica, per fare il punto sulla situazione relativamente al crollo di parte del solaio della Scuola elementare Santa Maria.

I genitori presenti, erano in verità pochi, probabilmente perché non si ha avuto il tempo necessario per avvertirli, infatti, la data del pomeriggio del 27/0672011, è stata fissata, la mattina stessa.

Prima di iniziare l’incontro, lo scrivente ed altri genitori hanno avuto l’opportunità di visitare i locali del piano superiore oggetto, della nostra discussione, abbiamo potuto constatare che erano in corso dei lavori di demolizione di parte del controsoffitto, nelle varie stanze, al fine, come in seguito confermato dal tecnico comunale, effettuare dei saggi di verifica delle effettive condizioni del solaio.

Durante la visita, ho potuto visitare tutto il piano primo, locali che mai avevo visto, constatando purtroppo, in quale stato tale Istituto Scolastico è ridotto.

Arrivato il Sindaco e il rappresentante dell’opposizione, si è dato inizio alla discussione; il Sindaco prendendo per primo la parola, comunicava che in data 21/06/2011, venivano concluse le trattative con i frati cappuccini, con la firma di idoneo contratto di trattativa privata finalizzato all’acquisto dei locali, per la cifra di euro centocinquantamila ( € 150.000,00), pagabili in tre anni, con la novità dell’ampliamento della superficie calpestabile, raggiungendo addirittura, nel complesso i 1.000,00 mq.

Arrivato nel frattempo il tecnico comunale, Ing. La Greca, lo stesso rappresentava all’assemblea l’iter necessario da seguire, per avviare i lavori di ristrutturazione, quindi verifica della situazione dell’immobile ed in particolare del solaio di copertura, redazione del progetto, bando di gara, inizio e completamento dei lavori; lo stesso non si sbilanciava, a ragione, su una possibile data di fine lavori, perché le variabili in tale contesto sono tantissime, non ultimo per es. come lo stesso ricordava, eventuali ricorsi in fase di affidamento dei lavori.

Ripresa la parola il Sindaco, confermava la impossibilità di rientro all’inizio del nuovo anno scolastico, degli alunni nel piano superiore dell’edificio, ma fiducioso e promettente, che il periodo di indisponibilità sarebbe stato ridotto al minimo indispensabile; ribadiva nuovamente la validità economica dell’investimento, forte anche della disponibilità dell’opposizione a condividere tale scelta, peraltro confermata dal proprio rappresentante, Dr Carità, il quale chiariva che la loro condivisione, pur consapevole dell’inadeguatezza dei locali ad uso scolastico a fine ristrutturazione, era dovuta ad una condizione imposta all’Amministrazione, ossia quella di impegnarsi a costruire una nuova scuola a servizio del quartiere Santa Maria.

A questo punto prende la parola la Maestra Manzella, che chiarisce in maniera inequivocabile la propria posizione, ribadendo che se fosse dipeso da Lei, già dal giorno dell’incidente, non avrebbe permesso l’entrata a scuola degli alunni e tantomeno, specificava, avrebbe permesso la continuazione delle lezioni in simili condizioni, con alunni così ammucchiati nelle classi. Quanto detto ha indignato i presenti ed in particolare la D.ssa Anna Lo Sardo, che precisava di non accettare tali affermazioni perché offensive ed assolutamente fuori luogo, in quanto certamente, i genitori, non avevano a cuore che i propri figli facessero lezioni in così indegne condizioni.

A questo punto chiedo la parola, premettendo che durante la visita al piano superiore, ho potuto visitare i locali, constatando, a malincuore, in quale stato di abbandono fosse stato lasciato il plesso Santa Maria; risulta inconcepibile ed ingiustificabile, che nel 2011, i nostri figli hanno convissuto in simili condizioni igienico-sanitarie, oggi probabilmente non presenti neanche nei campi profughi.

Appare quanto mai strano ed incomprensibile come l’Istituzione scolastica abbia permesso l’uso di tali servizi igienici, fatiscenti e certamente non idonei a garantire le minime condizioni iginico-sanitarie previste dalle vigenti leggi in materia; appare strano come i responsabili comunali abbiano continuato a sottovalutare le scarsissime condizioni igienico sanitarie; appare strano come tali condizioni che qualche anno fa sarebbero state manna dal cielo per qualche giornale quotidiano per poter sparare critiche contro tutti, oggi, visto l’assoluto silenzio, sembrano rientrare nella normalità del caso come se tali offensive condizioni fossero valutate simili a dei decori biologici sulle pareti dei servizi igienici ad uso ai nostri bambini. Probabilmente nel raccontare tale situazione ai presenti, sono andato fuori dalle righe, utilizzando parole pesanti e, per tal motivo, chiedo scusa al Sindaco ed a tutti i presenti, ma certamente la rabbia manifestata risulta tutta comprovata, da questa assoluta incuranza, da parte di tutti, delle condizioni della nostra scuola elementare.

Fatta questa breve ma animata premessa, consapevole anche di avere destato qualche malincuore tra i vari illustri rappresentanti, manifestavo la mia condivisione ed il mio plauso all’Amministrazione per l’affare fatto, anche se precisavo di non condividerne le finalità, ponendo seri dubbi sulla fattibilità, nel breve periodo, circa la realizzazione di una nuova scuola. Infine rappresentavo che il motivo della nostra presenza non era quello di condizionare la scelta dell’amministrazione sulla convenienza o meno dell’operazione acquisto e ristrutturazione immobile, quanto nell’avere coscienza sulla nuova organizzazione all’inizio dell’anno scolastico. Facevo altresì presente, pur manifestando la mia stima all’amico Pino La Greca, Ingegnere capo, di non condividere assolutamente la sua previsione di poter iniziare i lavori e contemporaneamente utilizzare i locali sottostanti per le normali attività scolastiche, in quanto sarebbero venute a mancare le minime condizioni di sicurezza per gli inquilini; infatti volendo essere realisti, i lavori verrebbero fatti in pieno inverno, allorquando le condizioni climatiche risultano avverse e, quindi, risultano ancora più veritiere le mie previsioni, perché dovendo distogliere il solaio, si potrebbero verificare in caso di pioggia, problemi nel piano sottostante; quindi a questo punto, ho rivolto l’invito alla rappresentante dell’Istituzione Scolastica, di voler verificare la sistemazione di 10 classi anziché quattro.

Certamente il mio intervento voleva essere solamente realistico, perché la mia esperienza professionale a tali conclusioni mi ha portato, dispiace moltissimo che i rappresentanti comunali, abbiano voluto, erroneamente, intenderlo come semplice provocazione.

Evidentemente non sono stato chiaro nel farmi capire dagli illustri ospiti, mi dispiace, ma approfitto di questa occasione per farlo: con la sicurezza dei nostri figli nessuno si può e si potrà permettere di agire con superficialità, quindi si sappi che qualunque valutazione presa, verrà attentamente e scrupolosamente vagliata senza se e senza ma.

A questo punto dopo una breve controreplica del Sindaco, ci siamo dati appuntamento a metà Luglio, per verificare l’andamento del programma avviato, con la speranza che almeno l’Istituzione Scolastica, possa iniziare a darci delle notizie confortanti, consapevoli che la causa per la quale siamo impegnati in prima persona è una causa nobile ed assai delicata e da parte di tutti esige comportamenti seri ed onesti.

Anticipo che è opinione di buona parte dei genitori interessati che il doppio turno non sia cosa fattibile e che, visti le incertezze sui tempi di ritorno nel nostro edificio scolastico, la nuova e “provvisoria” destinazione dovrà assicurare degne condizioni ai nostri figli, i quali non possono e non devono assolutamente sopportare condizioni diverse dagli altri scolari.


Cammarata li 28/06/2011


Un genitore

Dr. Francesco Russotto