“Cartelle Pazze” anche a Cammarata, il sindaco annuncia azioni legali contro la Gesa

CAMMARATA – Brutto inizio d’anno per diversi cittadini di Cammarata che si sono visti recapitare  in questi giorni tramite raccomandata postale gli avvisi di accertamento per presunte (o vere) violazioni in materia di tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La reazione collettiva è stata naturalmente di rabbia ed indignazione, visto che in gran parte dei casi si tratta di errori nell’elaborazione meccanografica dei dati da parte della GESA AG.2: Vie con vecchia denominazione, case inesistenti, cittadini sanzionati due volte,  ed altre assurdità come la  notifica ad una bambina di appena sette anni. Tutto ciò sta creando un ingolfamento dell’ufficio tributi del Comune preso d’assalto dai cittadini che vogliono esaurienti risposte. Alla luce di ciò il Sindaco Vito Mangiapane, insieme all’Assessore Alfonso Di Piazza ed ai responsabili degli uffici finanziari, hanno diramato un comunicato ufficiale per calmare gli animi della cittadinanza e chiarire meglio il punto della situazione.

Si riporta di seguito il testo integrale del comunicato.

 

COMUNICAZIONE RELATIVA AGLI AVVISI DI ACCERTAMENTO

TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI PERVENUTI AI CITTADINI

In questi giorni sono stati fatti recapitare ai cittadini di Cammarata a mezzo di raccomandata postale avvisi di accertamento per infedele od omessa presentazione denuncia ai fini del pagamento della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Il ricevimento di detti atti ha suscitato  grande rabbia e indignazione da parte di diversi cittadini che sono stati costretti a recarsi presso i competenti uffici comunali per chiedere informazioni in merito.

L’Amministrazione Comunale, dispiaciuta per quanto sta accadendo, nel declinare gran parte della responsabilità sull’episodio precisa quanto segue:

1. Gli avvisi di accertamento se pur a firma del funzionario responsabile del Comune, sono stati elaborati, stampati e spediti dalla GESA AG.2 di Agrigento, in tempi brevissimi senza aver dato la possibilità ai funzionari del Comune, di poterli controllare e verificare la sussistenza della violazione notificata.

  1. 2. Gli atti fatti recapitare derivano da un incrocio meccanografico tra la lista dei contribuenti TARSU, l’archivio anagrafe e altre banche dati quali le utenze elettriche, gas e l’archivio del Catasto quest’ultimo assolutamente non affidabile in quanto non aggiornato e contenente tantissimi errori.
  2. 3. Le risultanze di questo controllo incrociato dovevano essere ulteriormente verificate dal personale comunale che conosce molto bene la realtà locale,  e solo dopo emettere gli atti. Tutto questo non è avvenuto per mera negligenza da parte della GESA.
  3. 4. Analoghi episodi stanno accadendo in tutti i comuni dell’agrigentino facenti parte della stessa Società, provocando un caos generale.

L’Amministrazione Comunale, ha  rappresentato le proprie rimostranze nei confronti della Direzione di  detta Società, preannunciando azioni legali.

Alla luce di ciò si vuole rasserenare la cittadinanza comunicando innanzi tutto che  è stato interrotto il termine dei 60 giorni fissato negli avvisi ed a breve si terrà un incontro con i Sindaci interessati presso la GESA per concordare alcune linee comuni da intraprendere.

Per intanto l’Ufficio Tributi ha istituito un apposito servizio agli utenti  per esaminare e dare tutti i chiarimenti possibili sugli avvisi ricevuti.

Si fa presente comunque che saranno annullati gli atti che presentano degli errori derivanti da inesattezze anagrafiche, toponomastiche o altri motivi che mostrano chiaramente l’insussistenza della  violazione contestata.

Dovranno invece essere sanate le eventuali omesse dichiarazioni di locali o superfici mai denunciate. In questi casi il Comune darà la possibilità ai cittadini di pagare con una sanzione ridotta.

 

Cammarata, 12 gennaio 2011 Il Sindaco Vito Mangiapane

VINCENZO LI GREGNI