Rosalia Coffaro festeggia 100 anni

SAN GIOVANNI GEMINI –  Lo scorso 18 novembre, ha festeggiato i suoi 100 anni la signora Rosalia Coffaro; nella propria abitazione alla presenza di parenti e amici e alle autorità civili e religiose.

La signora con lo spirito di una “diciottenne”  ha ricevuto dal sindaco Valerio Viola una targa ricordo e una torta pasticcera donata dall’amministrazione comunale, il sindaco ha portato gli auguri della cittadinanza e dell’intero Consiglio comunale insieme al presidente  Alfonso Cammarata.  Presente anche ai festeggiamenti l’arciprete Don Giuseppe Agrò  e il viceparroco don Carmelo Rizzo che hanno dato la benedizione del Signore alla giovane centenaria. “Questo è un traguardo signifiativo – ha commentato Don Giuseppe  Agrò-  non solo per la coscienza civile che riguarda la memoria storica vivente, ma anche per la coscienza religiosa, perchè l’abbondanza degli anni è segno di una benedizione da parte di Dio”.

La Signora infine ha ringraziato i presenti, ed ha augurato a tutti di arrivare a questa età.


[nggallery id=136]


Di seguito pubblichiamo la biografia della signora Rosalia Coffaro gentilmente concessa dal nipote Antonino Di Grigoli.


Rosalia Coffaro Nasce a Cammarata il 18 novembre del 1910 da Antonino e Carmela Amormino seconda di quattro figli sin dalla tenera età si mostra tenace e con le idee chiare , frequenta le scuole primarie con le maestre Donna Rosalia Viola e Maria Politi, con entusiasmo raggiunge buoni profitti.

Nel 1920 arrivano a Cammarata le Figlie di Maria Ausiliatrice per volere di Padre La Corte, le quattro suore iniziano il loro apostolato fra le giovani di Cammarata attivando corsi di ricamo, musica e scuole primarie.

Sono anni difficili, la prima guerra mondiale da qualche anno terminata lascia un tessuto sociale al limite della sopravvivenza.

Rosalia si appresta ad iniziare la sua prima avventura, per interessamento del Dott. Cacciato viene iscritta alla scuola di ricamo delle suore F.M.A  ed entusiasta di tale opportunità frequenterà l’istituto per ben 10 anni, prima da allieva e poi da insegnante attivandosi per tramandare tutto quel sapere appreso negli passati; a 21 anni le viene proposto un incarico di insegnante a tempo pieno ma Rosalia deve scegliere tra il lavoro e la necessità di occuparsi della madre cardiopatica, Rosalia senza indugio lascia la sua carriera di insegnamento e si dedica a tempo pieno al suo ruolo di figlia devota.

Nel 1934 muore la sorella maggiore Maria lasciando quattro figlie in tenera età, lei con il suo spirito combattivo non si arrende, si fa carico dell’educazione delle nipoti senza risparmiarsi.

Nel 1937 il 27 aprile decide di sposarsi con il suo amico d’infanzia Gaetano  Guagliardo, Rosalia ha già 27 anni, in questi anni oltre all’educazione delle nipoti non trascura la sua passione di ricamatrice che la accompagnerà per tutta la sua vita.

Insieme alle sue amiche e compagne  dell’Istituto ( Maria Luisa Trajna,  Giuseppina Gerardi, Maria Alessi, Giuseppina Amormino, Antonietta Longo ed altre) e dietro  l’impulso dell’Arciprete Giacchino diede vita all’Azione Cattolica Femminile intitolata “S. Teresa del Bambino Gesù”

Gli anni passano e Rosalia accompagna all’altare tutte e tre le nipoti eccetto la maggiore, morta prematuramente , sono questi gli anni di una nuova sfida, il marito deve trasferirsi a Pistoia per motivi di lavoro, lei  già quarantene senza esitazione lo segue lasciando con tanta nostalgia la sua terra tanto amata. Sono anni spensierati quelli pistoiesi, Rosalia lì continuerà la sua attività di ricamatrice e di catechista. Dopo 25 anni il marito arriva al traguardo della pensione cosi insieme decidono di ritornare alle proprie radici in Sicilia .

Ritornano stabilendosi a San Giovanni in via Silvio Pellico 14 ma pochi anni dopo il marito,  già compromesso dalla malattia, si aggrava e lascia Rosalia sola in quella casa tanto amata, lei però ancora una volta non si abbatte, rifiuta le proposte di  aiuto di parenti ed amici.

La casa di Via Silvio Pellico per suo volere  diviene centro di aggregamento del vicinato, lì il tempo è scandito della conta dei nodi delle trine e dei merletti.

Negli ultimi anni Rosalia ha dedicato maggior parte del suo tempo ad omaggiare tutte le chiese di Cammarata e San Giovanni confezionando tovaglie per i diversi altari impreziositi dai suoi ricami.

Adesso, con la pace e la saggezza che accompagnano i suoi fieri cento anni appena compiuti, trascorre il tempo nella preghiera e coltivando ancora la sua natura socievole ospitando con gioia chiunque si rechi a trovarla.