
ALESSANDRIA DELLA ROCCA – La conferenza sul tema “La Chiesa di Sicilia e i problemi del Mezzogiorno”, promossa dall’Associazione Culturale “Laici nella Chiesa e Cristiani nella Società” ha avuto luogo nel salone dell’Eremo-Santuario Madonna della Rocca-Comunità Apostolica Passionista venerdì 19 Febbraio alle ore 19.00-Relatore il Prof. Giuseppe Savagnone,editorialista del giornale Avvenire. Ampia e attenta la partecipazione di laici, di giovani,di sacerdoti e membri dei consigli pastorali dei paesi dei monti sicani. Considerata l’importanza del tema, la relazione svolta dal Prof. Savagnone, puntuale ed esaustiva, ampiamente argomentata, è stata molto apprezzata, senza peraltro deludere le aspettative. Ad aprire la conferenza è toccato al Presidente dell’Associazione Avv. Salvatore La Barbiera che, come è solito fare, ha offerto ampi spunti di riflessione che sono stati poi ripresi e sviluppati dal relatore. Come è possibile che delle Regioni che sono quelle, forse, a più alta densità di partecipazione cattolica, siano le meno sviluppate? Domanda che ci mette subito tutti in difficoltà. Rispondendo a questo quesito, intorno al quale ha svolto una circostanziata analisi, il Prof. Savagnone ha affermato che queste Regioni stentano a sviluppare non soltanto proprietà economica, (non è questo il nodo della questione), ma neanche una comunità civile, degna e capace di promuovere un programma economico reale. Sarebbe lungo tratteggiare l’articolata relazione, anche per motivi di spazio, pertanto mi limiterò a mettere in rilievo alcuni punti centrali della relazione e che in seguito sono stati oggetto di discussione nel dibattito. La mancanza di una cultura meridionalista è un disastro che blocca l’emancipazione sotto il profilo civile, economico e politico. Pur essendo il Sud ricco di forte religiosità e di umanità. I Vescovi, nel convegno di Napoli, hanno ribadito che lo sviluppo del Sud dovrebbe diventare anche un modello per il Nord che basa la crescita ad una economia di puro consumismo. Non è mancata una critica , che è una autocritica, al comportamento della Chiesa in cui esistono due livelli : il piano nobile dove si fanno i convegni, le discussioni, le denunce, i piani pastorali; poi c’è il piano terra dove si svolge la pastorale ordinaria. Ma tra i due livelli non c’è comunicazione. Un altro aspetto messo in risalto è la polarizzazione tra sacro e profano. Esistono dei luoghi, dei tempi, delle azioni, delle persone in cui Cristo si rivela. Tutto il resto è insignificante, talvolta anche abbandonandosi alle peggiori derive; il dominio della violenza, della prevaricazione, della criminalità mafiosa. La Chiesa deve creare futuro e dare speranza. Alla relazione è seguito un ampio dibattito che ha sollevato altre problematiche , meritevoli di interesse e di attenzione. Appuntamento al prossimo incontro che si terrà il 20 marzo p.v. , relatore Don Baldo Reina,vicario per la pastorale, sul tema “Caritas in veritate in re sociali ,per una nuova generazione di politici cattolici “
Gaetano Settecasi