PALERMO. Il pg Dino Cerami ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo emessa, in primo grado, nei confronti di Carlo Giuseppe D’Amore e del figlio Salvatore, imputati dell’assassinio dell’allevatore Salvatore Lo Forte. Entrambi erano stati assolti in appello; ma il verdetto era stato annullato, con rinvio, dalla Cassazione che aveva ordinato un nuovo processo di II grado, giunto oggi alle battute finali. Lo Forte fu assassinato a colpi di fucile e di pistola il 21 settembre 2003 nelle campagne di Lercara Friddi. All’omicidio avrebbe assistito il figlio della vittima Francesco, che in aula ha puntato il dito contro i D’Amore, fornendo una testimonianza che è stata considerata un caposaldo per l’accusa. E’ stato sempre Francesco Lo Forte a fornire un possibile movente dell’omicidio: il giovane ha spiegato che il padre era ritenuto dai D’Amore coinvolto nell’omicidio di un loro parente, Giuseppe D’Amore, facoltoso commerciante di Lercara ucciso nel 2001 senza che mai fossero scoperti gli assassini. Alla prossima udienza, fissata per il 30 novembre, concluderanno i legali dei due imputati.
(fonte: Siciliainformazioni.it)