Emergenza rifiuti: Regione apre spiraglio per soluzione crisi

PALERMO – Palermo come Napoli: a unire le due capitali del Sud non è però la cultura ma l’immondizia. Nel capoluogo siciliano e in molti dei comuni della sua Provincia – fra i quali Lercara – è infatti emergenza rifiuti: da parecchi giorni il servizio di raccolta è stato interrotto dall’Ato e le strade di molti paesi del circondario sono sommerse dalla spazzatura. A Bagheria e in altri comuni che fanno parte del consorzio Coinres i sindaci hanno dovuto disporre come misura sanitaria precauzionale la chiusura delle scuole. Anche il primo cittadino lercarese, Gaetano Licata, ha comunicato attraverso un avviso pubblico alla cittadinanza che nei prossimi giorni – se la situazione continuerà a peggiorare – adotterà la stessa s9oluzione dei suoi colleghi: quindi il rischio è di chiudere scuole e uffici pubblici per lanciare un segnale alla Presidenza della Regione Sicilia.

Intanto, nel corso di un incontro seguito alla protesta dei sindaci dei comuni appartenenti all’Ato rifiuti Palermo quattro, la Giunta regionale capitanata dal governatore Raffaele Lombardo ha deciso di erogare altri 4 milioni di euro per andare incontro – anche se solo temporaneamente – alle difficoltà di gestione economico-finanziaria dell’organismo. Le somme saranno immediatamente a disposizione del commissario per affrontare l’emergenza rifiuti ma anche per superare le criticità a medio termine legate alla gestione del consorzio. Il commissario, nominato ieri dall’Agenzia dei rifiuti, ha a disposizione sei mesi di tempo e un mandato più ampio, per avviare il risanamento gestionale: si punterà infatti a superare la carenza di mezzi e strutture e ad aumentare i livelli di raccolta differenziata. I fondi stanziati si aggiungono ai 18 milioni di euro già messi a disposizione a giugno di quest’anno e che hanno consentito il superamento del momento di maggiore crisi, durante la stagione estiva.

La vicenda. Dichiarare lo stato di emergenza igienico-sanitaria su tutto il territorio della provincia di Palermo, un intervento economico straordinario del governo regionale per aiutare gli Ato rifiuti (Ambito territoriale ottimale) a superare la loro crisi economica e i pagamenti da parte della Regioni degli stipendi e dei costi di conferimento in discarica. Erano queste le tre richieste prioritarie dei sindaci di una sessantina di Comuni del Palermitano sommersi dalla spazzatura – riunitisi iin una conferenza permanente guidata dal presidente della provincia Giovanni Avanti – proposto al presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo. I sindaci avevano protestato davanti alla sede della presidenza per la grave situazione venutasi a creare nei loro Comuni, in una decina dei quali, le scuole sono ormai chiuse da due giorni e lunedì la stessa sorte potrebbe toccare anche agli uffici pubblici. Nel pomeriggio i sindaci si sono riuniti nella sede della Provincia di Palermo per mettere a punto un documento. Non è stato del tutto escluso anche il ricorso alla Procura di Palermo. Da giorni, infatti, il servizio di raccolta in vari Comuni è stato sospeso, sia a causa dello sciopero dei dipendenti del Coinres (che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti) che chiedono il pagamento degli stipendi arretrati da mesi, sia perchè gli enti morosi non possono più entrare nella discarica di Bellolampo gestita dall’Ania. I sindaci della provincia di Palermo auspicano inoltre una modifica della normativa regionale che consenta di riaffidare direttamente ai comuni il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.