Nelle ultime settimane Ministero della Salute e Regioni stanno discutendo della possibile approvazione di una legge nazionale sulla obbligatorietà delle vaccinazioni ai fini dell’accesso ai percorsi scolastici, in particolare per l’accesso alla scuola dell’infanzia e dell’obbligo. Nessuna intesa è stata raggiunta, ma si è trattato dell’inizio di una interlocuzione istituzionale su un tema di grande interesse per le famiglie italiane. Non è più obbligatorio vaccinarsi per iscriversi a scuola dal 1999, dopo che per oltre trent’anni, dal 1967, era stato invece richiesto. Oggi dunque i bambini possono frequentare le scuole dell’obbligo anche senza essere vaccinati.

Intanto la ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato che il Piano di prevenzione vaccinale 2017-2019 è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni e sarà operativo entro poche settimane. La Lorenzin ha spiegato anche che è stato fatto “un calcolo con le Regioni basato sul numero di persone da vaccinare e prevedendo un incremento graduale nel triennio delle coperture”. Verrà inoltre realizzata “una campagna d’informazione per i cittadini, perché vanno sconfitti i pregiudizi che ancora persistono in merito alle vaccinazioni”.

Anche in Sicilia verranno garantiti i vaccini gratis. Lo ha confermato l’assessore regionale della Salute Baldo Gucciardi: “Con il calendario vaccinale per la vita adottato con il decreto assessoriale del 2015 la Regione Sicilia ha garantito ai nuovi nati la disponibilità, in forma attiva e gratuita, di tutti i vaccini disponibili e ritenuti necessari dalle Società scientifiche nazionali ed internazionali, previsti nel nuovo piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-19, quali l’anti-Rotavirus e l’anti-Meningococco B, nel primo anno di vita, mentre nel secondo anno di vita oltre al vaccino anti morbillo rosolia e varicella è stata introdotta la possibilità, nei casi a rischio, di sostituire il vaccino anti-meningococco C con l’anti-Meningococco tetravalente (A,W,C,Y)”.

”In età adolescenziale (11-18 anni) oltre alla vaccinazione contro il morbillo, rosolia, parotite e varicella è stata prevista la vaccinazione anti difterite, tetano e polio ed anche la vaccinazione con l’anti-meningococco tetravalente in sostituzione del monovalente C ed ampliata l’offerta del vaccino anti-HPV anche ai soggetti di sesso maschile”.

Garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni, l’accesso ai servizi e la disponibilità dei vaccini è una delle priorità del Piano, assieme all’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita; alla previsione di azioni per i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili e con bassa copertura vaccinale; all’elaborazione di un Piano di comunicazione istituzionale sulle vaccinazioni; e infine al mantenimento dello stato polio-free. Nel 2002 l’Italia ha ottenuto la certificazione ufficiale di Paese libero da polio e la malattia è stata ufficialmente dichiarata eradicata dalla regione europea dell’OMS, tuttavia, sono sempre più attivi, nel nostro Paese, i gruppi di anti-vaccinisti, che rifiutano le vaccinazioni per ragioni filosofiche, ideologiche o religiose, e che, come avvenuto in altri Paesi, possono costituire il pabulum ideale per la riaccensione di focolai epidemici di polio, in caso di reintroduzione del virus selvaggio. Di conseguenza, essi possono mettere in pericolo anche la popolazione generale, qualora quest’ultima non sia adeguatamente protetta.