MONTI SICANI – L’anno appena inaugurato, anche grazie all’EXPO 2015, sarà sicuramente quello del grande dibattito su temi connessi all’alimentazione, allo sviluppo sostenibile, alle risorse naturali e alla tutela della biodiversità. E proprio all’inizio del nuovo anno arrivano due prestigiosi riconoscimenti per due specialità casearie dei Monti Sicani, di Cammarata e Santo Stefano Quisquina. Le eccellenze enogastronomiche e biologiche sicane continuano a collezionare successi.
A Liborio Mangiapane, allevatore di Cammarata, andrà infatti il Best in Sicily 2015 per essere stato indicato come miglior produttore di formaggio della Sicilia. Il premio ideato dalla redazione di Cronache di Gusto viene conferito alle pregiate specialità enogastronomiche della Sicilia e ai suoi protagonisti più bravi. Ad aggiudicarsi l’oscar di questa ottava edizione sono i prodotti dell’azienda casearia dei Monti Sicani che da anni si dedica all’allevamento bovino e ovino e alla produzione di formaggi di mucca. Conosciutissimo è soprattutto il caciocavallo preparato solo con latte di mucche Modicane, il migliore che si possa trovare insieme alle caciotte fresche o stagionate e la particolare ricotta. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 26 gennaio all’Hotel Sheraton di Aci Castello in provincia di Catania.
È invece l’azienda casearia Ferranti Domenico di Santo Stefano Quisquina ad aggiudicarsi il premio “Trinacria d’oro 2015” per la produzione del migliore Pecorino Dop siciliano, il formaggio più antico d’Europa. Il Signor Ferranti è stato premiato dalla delegazione Sicilia Orientale dell’Onaf, l’Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi. L’azienda di Santo Stefano Quisquina è una delle eccellenze dei Monti Sicani, conosciuta anche all’estero, soprattutto in America, può contare “sul lavoro” di 1.500 pecore alle quali si affiancano anche 250 mucche. Il Pecorino Siciliano prodotto è un formaggio leggermente piccante e dall’incantevole profumo, che si distingue per il suo sapore caratteristico e l’aroma intenso. Sono i pascoli dai quali il gregge si alimenta a marcare fortemente il latte prodotto, l’alimentazione al pascolo spontaneo trasferisce al latte tutti i sapori e tutti i profumi del territorio.
