Il Cardinale Romeo a Palazzo Adriano per la riapertura del Santuario della Madonna delle Grazie

DSC_0285PALAZZO ADRIANO – Dopo più di dieci anni di abbandono, il Santuario della Madonna delle Grazie, storico luogo di pellegrinaggio, è tornato al suo antico splendore. Un importante restauro ha restituito le rarissime bellezze originarie alla piccola chiesetta di campagna di rito Greco-Bizantino che sorge su una collinetta poco distante dal centro abitato di Palazzo Adriano.

Ieri, 4 luglio, la data dell’attesissima riapertura al culto del Santuario: un giorno di festa per i fedeli palazzesi di entrambi i riti. Bandierine vaticane sventolavano festanti in Piazza Umberto I e le confraternite della Madonna delle Grazie, del SS. Crocifisso e di S. Nicola con i loro stendardi erano in fila in via Vittorio Veneto ad attendere l’arrivo del Cardinale Paolo Romeo per la sua prima visita a Palazzo Adriano. Il Cardinale Romeo, dopo le dimissioni presentate al Papa da Monsignor Sotir Ferrara, è attualmente Amministratore Apostolico sede vacante et ad nutum Sanctee Sedis dell’Eparchia di Piana degli Albanesi.

Dopo l’arrivo del Cardinale, i numerosi fedeli e tutti i sacerdoti presenti si sono diretti in processione dalla chiesa Maria SS. Assunta al Santuario per la celebrazione liturgica, riportando il simulacro della Madonna delle Grazie nella propria “casa”. Emozionante l’arrivo nella chiesetta, l’entrata del simulacro e i canti in greco bizantino intonati dal coro parrocchiale; tantissime le lacrime di gioia, gli applausi e le urla festanti per la riapertura di quella chiesa che era stata punto di riferimento spirituale per moltissime generazioni di palazzesi.

Mamme che raccontavano ai figli il proprio matrimonio celebrato in quella chiesa, ragazzi più grandi ricordavano le ultime scampagnate in bicicletta a conclusione del catechismo, altri narravano la storia antichissima del Santuario. La chiesetta era stata costruita intorno al 1560 in seguito alla miracolosa apparizione della Madonna a una pastorella, che aveva indicato alla fanciulla l’esistenza di una sua immagine dipinta su una pietra e proprio nel punto allora indicato sorge l’abside della chiesa. Negli anni Novanta la chiesetta veniva custodita da una piccola Fraternità Eremitica di rito greco composta da due monaci Bizantini che trascorrevano le loro giornate tra la preghiera e i lavori di manutenzione.

Papas Sepa Borzì, parroco alla guida delle chiese di rito bizantino di Palazzo Adriano che ha seguito molto da vicino assieme ad alcuni fedeli tutti i lavori di restauro, ha voluto ringraziare l’intera comunità palazzese che con generosità ha contribuito al completamento dei lavori per la riapertura del Santuario: “un restauro che non sarebbe mai terminato senza le tantissime donazioni dei palazzesi”. Un ringraziamento particolare è stato inoltre rivolto al Cardinale per la sua presenza: “importantissima in comunità piccole come quelle di Palazzo Adriano”.

DSC_0396“Vi confesso che quando il Papa mi ha chiesto di occuparmi dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, avendo in custodia già quella di Palermo, ho pensato alle difficoltà che questo nuovo incarico avrebbe comportato, ma come si fa a dire di no a Papa Francesco”: ha esordito in questo modo Monsignor Romeo, felicissimo per il benvenuto e per l’affetto ricevuti. C’erano tantissimi bambini, ed è a loro che il cardinale si è rivolto: “Sono commosso di tanta accoglienza, ci sono soprattutto giovani e bambini. L’impegno e la presenza dei bambini ci spingano ad essere dei cittadini adulti, cittadini responsabili, cristiani coscienti di dover testimoniare il vangelo. I bambini apprendono dalla testimonianza dei genitori e devono vedere nella nostra vita cristiana la presenza di Dio in mezzo a noi”. La riapertura dopo molti anni della chiesa della Madonna delle Grazie è per il Cardinale Romeo una benedizione: “quello di oggi è un dono così importante, così generoso della Vergine Santissima: siamo qui assieme, ho sentito la vostra preghiera, il vostro grido, il vostro saluto a Santa Maria delle Grazie”.

Al termine della messa, l’Assessorato Regionale alle Politiche Agricole e Alimentari rappresentato dalla SOAT di Prizzi, ha offerto ai presenti un piccolo rinfresco con prodotti tipici dei Monti Sicani.

Epifania Lo Presti

Foto di Lino Cuttonaro