
PALERMO- Si è tenuto nella mattinata di ieri, lunedì 10 febbraio 2020, all’interno della Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni a Palermo, un “tavolo operativo” sul tema “le zone franche montane” siciliane.
E’ stato fatto il punto della situazione conseguentemente all’approvazione del disegno di legge n. 641 del 17 dicembre 2019 sulle Zfm. All’appuntamento, tenutosi presso la sede dell’Ars, hanno preso parte 132 comuni dell’Isola, tra cui anche i Sindaci delle comunità dell’entroterra dei Monti Sicani. Presenti i deputati pentastellati Filippo Perconti e Rosalba Cimino e l’onorevole Alessandro Pagano della Lega Sud.
Le agevolazioni rientrano sia nelle prerogative dello Statuto siciliano sia nelle previsioni degli artt. 174 e 177 del Trattato sul finanziamento della UE. Si tratta di un intervento di politica economica che anche indirettamente non mancherà di irradiare i suoi effetti positivi anche in altri territori dell’Italia e che contribuirà a creare un sistema economico nazionale più solido in grado di reggere la concorrenza. E’ ciò che è venuto a “galla” ieri mattina a Palermo con il susseguirsi degli interventi dei relatori. “Le Zfm sono vitali – ha spiegato il coordinatore delle ZFM Vincenzo Lapunzina – per il futuro degli operatori economici dei 132 Comuni e che sono insediati oltre i 500 mt sopra il livello del mare. E per gli oltre 490 mila resilienti delle aree montane della Sicilia. Rivendichiamo con determinazione – ha proseguito – il diritto di risiedere in montagna. Stato e Regione Siciliana devono immediatamente rispondere con atti concreti al grido d’allarme lanciato trasversalmente nel tavolo operativo di oggi. Entro i prossimi 15 giorni – ha concluso Lapunzina – occuperemo un altro luogo e non ci sposteremo fino a quando non otterremo risposte esaudienti corredati da atti”.
Il Governo Regionale si è espresso con parole chiare da parte del Deputato all’Ars, Totò Cordaro. Dal suo intervento è emerso che il Governo Siciliano è accanto al Comitato stesso e ai Sindaci, auspicando che il percorso legislativo si definisca nel più breve tempo possibile. A concludere i “lavori” il Presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè (nella foto accanto), che ha ammesso chiaramente: “E’ necessario che il Parlamento nazionale approvi subito la legge voto sulle zone franche montane, che l’Ars ha esitato a dicembre scorso. Una norma che prevede agevolazioni fiscali per i comuni montani, al fine di evitare un ulteriore spopolamento delle oltre 130 aree interne con meno di 15 mila abitanti e a 500 metri sul livello del mare, e crearvi nuove condizioni di sviluppo. Il futuro delle aree di montagna – ha concluso Miccichè – è nelle mani dello Stato e tutti ci dobbiamo impegnare, io per primo, affinche’ il Parlamento dia il via libera alla norma approvata da Sala d’Ercole”.