SANT’ANGELO MUXARO – L’appuntamento era alle otto del mattino in piazza a Sant’Angelo Muxaro, per riportare sotto gli occhi di turisti, curiosi e passanti, una delle fasi di lavoro più dure per i pastori, ma che storicamente ha sempre avuto a che fare con la ritualità e la condivisione: la prima sagra della tosatura promossa dall’Associazione Val di Kam di Pierfilippo Spoto in collaborazione con gli allevatori locali.
Suona come una provocazione quest’improvvisa invasione di pecore nel bel mezzo della quotidianità di una tranquilla domenica, eppure dietro il messaggio degli allevatori i cui prodotti di alta qualità sono spesso bistrattati, c’è tutta la voglia di continuare a raccontare cosa vuol dire vivere nell’entroterra siciliano affidandosi esclusivamente alla pastorizia.
Un trend che risulta essere sempre più seguito, con grande sorpresa, proprio dalle giovani leve: è quanto emerge dal dossier elaborato dalla Coldiretti da cui emerge un’inversione di tendenza. Dopo decenni infatti tornano ad aumentare le pecore in Italia, che nel 2016 può contare su un patrimonio 7,2 milioni di capi, quasi duecentomila in più rispetto a cinque anni fa secondo le ultime stime della Commissione europea. Sono circa duemila i giovani che hanno scelto di mettersi alla guida di un gregge. Si tratta in gran parte di ragazzi che decidono di investire su un’attività ereditata dai genitori, ma ci sono anche nuovi ingressi dovuti ad un ritorno alla natura. A loro si affiancano i sempre più numerosi giovani ricercatori impegnati nello studio e riqualificazione delle materie di scarto legate al mondo dell’agricoltura e dell’allevamento: proprio in questa direzione guardano molti dei progetti recentemente presentati a Bivona in occasione della consegna dei diplomi del Master Universitario di II livello in “Energy management – Energie rinnovabili ed efficienza energetica” dell’ Università degli Studi di Palermo.