PALERMO – Alla ricerca di un piano B per scongiurare la chiusura, ormai definitiva, dei punti nascita non in deroga perché ben al di sotto della soglia dei 500 parti l’anno, tetto minimo richiesto dal Ministero per garantirne la sopravvivenza. Ad oggi l’unica deroga in atto è stata concessa dal ministro Beatrice Lorenzin soltanto ai comuni di Bronte e Licata.

Tra proteste, mobilitazioni generali ed interrogazioni parlamentari, continua la battaglia per garantire il diritto alla salute delle puerpere dei comuni confinanti con Mussomeli e Santo Stefano Quisquina, svantaggiate da una viabilità disastrosa che difficilmente permetterebbe l’immediato raggiungimento del punto nascita più vicino, adesso distante almeno 80 km da un qualsiasi comune dell’entroterra.

Ieri l’audizione in commissione Sanità all’Ars, presieduta da Pippo Digiacomo e dall’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, ha visto partecipare oltre agli onorevoli Panepinto, Ciaccio e Arancio, anche i sindaci della comunità sicane di Mussomeli, Cianciana, S. Stefano Quisquina, San Biagio Platani e Alessandria della Rocca.

“L’incontro ha portato alla decisione di elaborare un piano alternativo alla chiusura dei reparti ostetrici – spiega Giovanni Panepinto, da cui è partita la proposta della convocazione straordinaria dell’audizione –  il progetto sarà redatto dall’assessorato alla Salute con il supporto di uno staff di tre esperti-medici e sarà poi sottoposto al vaglio della commissione dell’Ars per poi passare alla valutazione del ministero della Salute”.

“La decisione del Governo non convince i sindaci dei comuni interessati alle chiusure – spiega il vicepresidente della commissione, Gino Ioppolo -. È necessario che l’assessorato alla Salute verifichi di nuovo, insieme al ministero, i criteri oggettivi per la permanenza in funzione dei quattro reparti che il ministro ha chiuso con decorrenza dal primo gennaio scorso”. In particolare, secondo Ioppolo, va rivalutata la situazione di Mussomeli, “il cui reparto opera da oltre 40 anni senza far registrare particolari disfunzioni. Si tratta di un comune situato a 800 metri dal livello del mare che si ritrova a dover fare i conti con strade dissestate e lunghi tempi di percorrenza”.