Massimo Li Castri, trentotto anni e non sentirli: “Che emozione. Vi spiego tutto…”

CAMMARATA – A volte ritornano. E qui non si tratta di un ritorno qualunque. Bensì di qualcuno che è riuscito, negli anni addietro, a ritagliarsi uno spazio seppur piccolo nel cuore dei tifosi. Stiamo parlando di Massimo Li Castri, classe 1976, ritornato a Cammarata dopo un girovagare tra Eccellenza, Promozione e Prima Categoria. L’attaccante di Marineo, che ha raggiunto le trentotto primavere, ha fatto capolino la dove in passato aveva trovato gioie, fortune, soddisfazioni: il Kamarat, Renato Maggio e un pubblico che lo sostiene. Il centravanti palermitano ritrova i colori biancoazzurri dopo quasi cinque anni: era la stagione 2008/09 e lui fu capace di segnare ben otto reti nel girone di ritorno. Lasciò così Cammarata. Da protagonista. Di un suo rientro sotto la Montagna nessuno se lo sarebbe minimamente immaginato. Ma si sa: nel calciomercato invernale tutto poteva succedere. L’età piuttosto elevata aveva  fatto storcere il naso a parecchi. Non a tutti, soprattutto a chi sa apprezzare le sue doti professionali ed umane. Lui, però, nel debutto con la maglia biancoazzurra contro l’Alcamo, ha risposto nella maniera migliore: un gol al 94esimo d’opportunismo e tanti applausi al suo sigillo e precedentemente al suo ingresso in campo. Cosa chiudere di più? Per lui tanta gioia ed un’emozione indescrivibile, raccontata in questa intervista esclusiva alla nostra redazione sportiva. Massimo Li Castri è stato contattato telefonicamente ed ha commentato il suo approdo al Kamarat. Ecco l’intervista esclusiva. 

Come racconti il tuo ritorno al “Salaci” di Cammarata?

“Una cosa indescrivibile – ha affermato Massimo Li Castri – anche perchè era un sogno che inseguivo da anni. E’ una delle poche squadre che mi è rimasta veramente nel cuore. Sono felice di essere ritornato in questa piazza fantastica. Qui è tutto sereno e tranquillo. Non ci sono pressioni eccessive”.

Che ambiente hai ritrovato? 

“Ho trovato un ambiente straordinario, di persone calorose verso la propria squadra: una vera e propria famiglia. Tutto come avevo lasciato nel 2009. Le persone amano il calcio cammaratese e tutto gira intorno ad un grande mister, Renato Maggio, che mi ha voluto fortemente nella sua rosa”.

Che emozioni hai provato dopo aver segnato la rete del 2-0 all’Alcamo?

“Quanta gioia! Ma nello stesso tempo ho fatto vedere alla gente che l’età anagrafica non conta come certe persone pensano. Nel calcio prevale sempre la passione: prima di tutto”.

Che obiettivi ti poni in questa tua nuova esperienza a Cammarata?

“Il mio obiettivo è quello di riuscire a salvare il Kamarat insieme all’aiuto di tutti gli altri miei compagni di squadra. Poi, ovviamente, cercherò di fare più goal possibili perchè per un centravanti come me è importante. Siamo un gruppo giovane, ma abbiamo le carte in regola per restare in Eccellenza”.

Giuseppe Varsalona

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