
FAVARA (AG) – La settimana che ha preceduto questa gara è stata abbastanza pesante e allo stesso tempo delicata. Questo non ha sicuramente agevolato il compito ed il morale del Kamarat nell’impegnativa trasferta di Favara, un crocevia stagionale vero e proprio per i montani. I biancoazzurri escono sconfitti pure contro la Pro Favara per tre a uno e piombano prepotentemente nei bassifondi della classifica d’Eccellenza girone A. Squadra decimata dalle forti assenze (vedi Scillufo) e da qualche acciacco che non ha permesso al tecnico Renato Maggio di schierare la migliore formazione. I numeri parlano chiaro: il Kamarat sembra si sia dissolto subito dopo un avvio di stagione che faceva pensare tutt’altro. Varie vicissitudini societarie hanno complicato i piani della giovanissima realtà, che sta vivendo il periodo più brutto da quando si trova nel massimo torneo regionale, per via di carenze anzitutto socioeconomiche. Il futuro del team biancoazzurro è sulle spalle di quei giovani a cui l’allenatore ha posto le basi di questa difficilissima annata. Per la cronaca del match di Favara (terminato 3-1), la rete della bandiera dei biancoazzurri è stata messa a segno da Barone direttamente su calcio di rigore. Poi nulla più, il vuoto totale. Tanto orgoglio dei ragazzi montani, ma poca concretezza. Il Kamarat, adesso, è quint’ultimo in classifica con 11 punti ed in piena zona play off. L’affermazione in campionato manca da quasi un mese e mezzo (21 Settembre scorso) per una squadra che vive un difficilissimo momento non solo per le situazioni in campo. La salvezza passerà solo attraverso un miracolo. La crisi continua ufficialmente. E domenica prossima ai Salaci arriverà la Sancataldese forte del successo odierno sul Ribera.
Giuseppe Varsalona