
ALIA – E’ ritornato a parlare del suo stato di salute dopo l’infortunio e lo ha fatto nel modo più aperto possibile, confessandosi ai nostri microfoni per un’intervista esclusiva. Stiamo parlando dell’esperto fantasista Cosimo Panepinto, vecchia conoscenza del calcio cammaretese, la quale lo scorso mese di Ottobre è stato costretto ai box forzati per un gravissimo infortunio subìto nel match tra il Marsala e l’Atletico Campofranco. Adesso, come confessatoci dalla stesso, Cosimo sta molto meglio e presto tornerà nuovamente a calcare il campo e a far gioire la propria tifoseria, magari con qualche giocata di classe delle sue. Noi che di Panepinto conosciamo tutto: lealtà sportiva, attaccamento, abnegazione e anche un carattere aperto con tutti. L’ex Trapani e Kamarat, tuttora in forza all’Atletico Campofranco, è fermo oramai da circa sei mesi: causa frattura scomposta di malleolo e perone, oltre ad una microfrattura alla clavicola. Le condizione dell’atleta nativo di Alia sono tuttavia migliorate nel corso dei mesi grazie anche ai tanti sacrifici fatti per ritrovare la forma standard. Lo stesso ha risposto volentieri alle nostre domande, parlando del suo infortunio e del campionato che lo riguarda più da vicino. Ecco, di seguito, l’intervista esclusiva di Magazè.
Ciao Cosimo. L’ultima volta che ci siamo sentiti era il mese di Ottobre. Innanzitutto come stai? Ti stai riprendendo bene?
“Intanto vi ringrazio per l’interesse nei miei confronti. Lì non era sicuramente un buon momento. Adesso va meglio e la ripresa procede bene visto l’ottimo lavoro che sto facendo. Continuo ad allenarmi duramente al centro riabilitazione di Alia, dal mio carissimo amico il dott. Nino Guccione che ringrazio tanto per la disponibilità e per ciò che mi sta mettendo a disposizione affinchè io recuperi bene”.
Abbiamo saputo che ti sei sottoposto ad un altro intervento chirurgico. Di cosa si è trattato?
“Sì. Il 17 Gennaio scorso ho subìto un altro intervento. Si è trattato della rimozione di una vite nella caviglia. Tutte le altre sono rimaste e per toglierle dovrò aspettare il prossimo anno subendo ancora un intervento. Sono contento per come è andata l’operazione, il lavoro che tutti hanno fatto è stato eccellente. Per questo voglio approfittarne ringraziando il professor Pace e tutta la sua equipe e in particolare il traumatologo Palummieri, un mio grande amico”.
Quando potrai ritornare a correre? E quando, invece, ti rivedremo a inseguire il pallone?
“Diciamo che per adesso ho iniziato con le lunghe passeggiate che mi faccio con mia mamma (il mio personal trainer, sorride n.d.r.). Manca poco e tornerò a correre. Inizierò con il tapis roulant per poi finire con il campo e quindi ad inseguire di nuovo il pallone che mi manca tantissimo”.
Quanto ti manca il campo, i tuoi compagni, la tua squadra?
“Il campo mi manca moltissimo e non vedo l’ora di rientrare. Ma oramai se ne parlerà lo prossima stagione. Vi assicuro che star fuori sei mesi non è stato facile, ma con la grande forza di volontà supererò anche questo scoglio. Con i miei compagni condividevo tutto, dagli allenamenti alle partite, fino alla vita privata ma soprattutto agli scherzi dentro lo spogliatoio, dove io venivo definito il nano malefico (ride n.d.r..), perché facevo scherzi a tutti. Mi manca la squadra e il lavoro con il mister e con il preparatore atletico”.
Parliamo un po’ del campionato che ti riguarda più da vicino, quello d’Eccellenza girone A. Un giudizio sul tuo Campofranco che ha raggiunto una tranquilla salvezza?
“Sicuramente quest’anno non hanno fatto una grande stagione. Abbiamo avuto dei problemi all’inizio perché non si sapeva dove avremmo giocato, visto il problema stadio. Abbiamo iniziato in ritardo la preparazione e questo è stato un duro colpo nelle prime partite. Poi si sono aggiunti i vari infortuni che hanno influito parecchio. Purtroppo quest’anno è andata così e per fortuna abbiamo raggiunto una salvezza tranquilla. Sono sicuro che la società inizierà a programmare il futuro visto che ci sarà lo stadio pronto”.
E’ una bella lotta in vetta, ma anche in basso. Chi vedi favorito per il salto in Serie D?
“In vetta alla classifica è una bella lotta, ci sono delle ottime squadre che stanno disputando un gran campionato come Leonfortese, Alcamo, Kamarat e la rivelazione Parmonval del mio carissimo amico Mutolo che sta dimostrando d’essere un gran tecnico. C’è molto equilibrio in testa e sinceramente non saprei dirti chi potrebbe vincerlo. Io mi auguro che lo vinca il Kamarat, ma credo che si saprà già da questa domenica. Se l’Alcamo dovesse fare risultato contro la Sancataldese, penso proprio che vincerà il torneo. In bassa classifica, invece, le squadre che per me andranno a fare i play out sono il Raffadali e il Mazara. Per le altre bisognerà attendere ancora. Non mi sarei aspettato di vedere piazze importanti come Favara, Mazara e Gemini a lottare per i play out”.
Come giudichi la stagione del “tuo” Kamarat? Cosa vuoi dire al tecnico Renato Maggio?
“Per quanto riguarda il mio Kamarat posso dire che non mi stupisce il fatto di vederlo ai vertici. Ha disputato sin qui un ottimo campionato e credo che meriterebbe di vincerlo. Conosco il lavoro del mister Maggio, è uno che lavora molto con serietà e professionalità, credendo tanto nei giovani. Oltre ad essere un grande allenatore è anche un buon motivatore perché riesce a inculcare ai suoi la giusta mentalità per vincere le partite. Faccio un grande in bocca al lupo a tutto lo staff tecnico e alla società, ma soprattutto ai meravigliosi tifosi che, nonostante io non giochi più nel Kamarat, continuano sempre a stimarmi, sia come giocatore che come persona”.
Due battute sul San Giovanni Gemini?
“Posso dire che mi dispiace vederlo lottare per i play out dopo la grande stagione scorsa. Loro sono una grande piazza, con un magnifico pubblico e un’ottima società. Meriterebbe di stare sempre il alto e sono sicuro che raggiungerà la salvezza senza disputare gli spareggi. Colgo l’occasione per salutare gli amici del Gemini, facendo un grosso in bocca al lupo allo staff, ai giocatori e a tutti i tifosi”
Cosimo, ti ringraziamo per la tua cortese disponibilità. Ti auguriamo un pronto recupero. In bocca al lupo, a presto!
“Il ringraziamento va a voi per l’interesse. Crepi il lupo, buon lavoro a voi”.
Giuseppe Varsalona
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