
SAN BIAGIO PLATANI – Si è tradotta in un niente di fatto la mozione di sfiducia presentata al Sindaco Carmelo Alba il 31 dicembre scorso. Discussa nel consiglio comunale (28 gennaio ndr), è stata ritirata dai consiglieri firmatari, i quali, coscienti della mancanza del numero necessario all’approvazione, hanno preferito ritirare la stessa.
Si conclude quindi uno dei periodi più intensi e complicati, dal punto di vista politico, degli ultimi anni. Una mozione presentata l’ultimo dell’anno, strana per molti, vista la vicinanza (appena 3 mesi) al termine naturale del mandato, e caratterizzat
a da continui colpi di scena che di fatto ne hanno sancito una sconfitta per i fautori della stessa.
Gli stessi che però ricriminano quei comportamenti anomali e per loro impensabili alla vigilia della presentazione della stessa. Va di fatti ricordato che all’atto della presentazione, la mozione recava la firma in calce di ben 12 consiglieri su 15, un numero quindi sufficiente per far terminare in anticipo l’attuale amministrazione.
Ma è proprio qua che il colpo di scena che non ti aspetti si inserisce come nelle migliori novelle pirandelliane. Il presidente del consiglio, Aloisia Di Franco, firmataria della stessa, decide infatti di presentare le sue dimissioni da consigliere, rimescolando il tutto e creando non solo un empasse tecnica, ma soprattutto politica. Abbiamo provato ad intervistare la stessa sulle motivazioni della sua decisione, ma senza esito.
L’avente diritto alla surruga, come primo escluso, diventa quindi Leonardo Savarino, attuale assessore di giunta, il quale si riserva i canonici dieci giorni per la decisione. Periodo passato tra ipotesi e tentativi strategici, fino alla serata di ieri, giorno di seduta consiliare. Savarino decide quindi di diventare consigliere e la mozione si discute, ma viene ritirata dopo un acceso dibattito tra le parti.