BIVONA – Presentato questa mattina presso l’aula consiliare del comune di Bivona un importante progetto di telemedicina in grado di collegare i presìdi di continuità assistenziale dell’area interna sicana con l’unità di terapia intensiva cardiologica dell’ospedale di Sciacca.
Grazie alle nuove opportunità offerte tramite collegamento da remoto con il “Giovanni Paolo II” Sciacca, i cittadini del comprensorio che afferiscono alle guardie mediche del Distretto Sanitario di Bivona (Alessandria della Rocca, Bivona, Cianciana, San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina) potranno fruire di una diagnosi tempestiva di eventuali problemi cardiaci acuti oltre alla possibilità di accedere con immediatezza alle cure più adeguate al caso. Superando le difficoltà logistiche e di collegamento del territorio montano, le nuove attrezzature renderanno possibile un canale diretto che, per patologie nelle quali il tempo d’intervento risulta di fondamentale importanza per il successivo decorso medico, si traduce in un fondamentale incremento della qualità dell’assistenza.
“Non è accettabile – ha commentato il direttore generale ASP, Giuseppe Capodieci – che, a causa di difficoltà di collegamento viario, i cittadini dell’entroterra agrigentino siano penalizzati nei percorsi di assistenza. L’attivazione del progetto odierno, insieme ad altre importanti attività in corso, mira a colmare le distanze e ad assicurare alla collettività dell’entroterra il pieno diritto alle cure”.
Alla presentazione del progetto, durante il quale si è svolto un dibattito con i sindaci del comprensorio, hanno partecipato il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Giuseppe Capodieci, il direttore sanitario aziendale, Raffaele Elia, il direttore del Distretto Sanitario di Bivona, Giuseppe Lo Scalzo, il primario della cardiologia di Sciacca, Ennio Ciotta, ed il cardiologo UTIC di Sciacca, Giovanni Di Vita.
COMUNICATO