
Basket Kaos Porto Empedocle: Todaro, Gamaglia, Marchica, Borsellino, Morreale; Minio, Vetro, Sguali, Piazza, Adrani, Sedino. Coach Sorbello
Motel San Pietro: Carità, Manetta, Cacciatore, Messina, Inguanta; Sansone, Margagliotta, Maggio, Cinque. Coach Perrone.
PORTO EMPEDOCLE- Non è bastata una strepitosa prestazione dei ragazzi guidati da Coach Perrone per superare i più titolati avversari Empedoclini.
La partita è iniziata a ritmi molto alti con i padroni di casa costretti a inseguire i veloci contropiedi avversari. Gli schemi del Motel San Pietro si dimostrano efficaci e mettono in difficoltà gli empedoclini che solo sul finire del primo quarto si rifanno sotto chiudendo addirittura in vantaggio la prima frazione. Il secondo quarto è un monopolio di Minio e compagni. I nero bianchi, soffrono la superiorità e l’esperienza degli avversari, ma nonostante ciò non perdono contatto e riescono a rimenare in partita. Difatti, sotto di 15 punti guidati dal talento di Manetta e grazie a due triple decisive di Carità mettono pressione sul Kaos P. Empedocle che inizia a sbagliare parecchi tiri.
L’ultimo quarto è emozionante e le due squadre lottano punto a punto. Inguanta e Messina fanno la voce grossa sotto i tabelloni e conquistano un numero incredibile di rimbalzi, ma uno splendido Marchica tiene i padroni di casa in vantaggio. A cinquanta secondi dalla fine il Motel San Pietro pareggio grazie ad un eccezionale canestro di Messina. Sul capovolgimento di fronte è ancora una volta Marchica che con arrestandosi sulla linea del tiro libero porta ancora i suoi sul più due. Nell’ultima azione però i giovani locali non riescono a siglare il canestro che avrebbe mandato la partita all’over time e la vittoria va al Kaos Porto Empedocle.
“Credo che sia stata la nostra migliore partita- dichiara Margagliotta-, chiudiamo la stagione con una sconfitta ma con la consapevolezza che pian piano stiamo costruendo una realtà importante. Saranno i giovani del nostro settore giovanile che nei prossimi anni ci faranno fare un salto di qualità”.
Giuseppe Varsalona