
LERCARA FRIDDI – Un’opera d’arte. Un Crocifisso steso su una croce scolpita nella pietra e collocato su un piedistallo sempre in pietra, che insistono su un basamento a croce greca, frutto del lavoro delle maestranze locali. Sono due “giovanotti” che insieme fanno 161 anni gli autori del Crocifisso monumentale inaugurato stamattina, 1 novembre, in via Mulino. Il manufatto è stato commissionato dalla ex sezione lercarese della Protezione civile, progettato dallo staff dell’ufficio tecnico comunale e posto nella via che rappresenta il nucleo originario della nostra Lercara e che ancora ne conserva le tracce. Alla cerimonia di benedizione del “monumentino” – così è stato definito – erano presenti, assieme ai ragazzi della Protezione civile e al loro segretario regionale, il parroco don Mario Cassata, le autorità civile e miliari, gli artigiani realizzatori della scultura e del basamento – i due “zii Pippini”, Giuseppe Di Stefano e Giuseppe Saltalamacchia – e una folla di lercaresi. “Alla realizzazione della scultura – hanno detto le maestranze artigiane protagoniste – ha contribuito tutto il paese: le pietre sono state recuperate andando in giro per le strade e a volte rubando anche frammenti per rendere unica la nostra opera”.