Il Cipe approva finanziamento da 20 milioni per aziende lattiero-casearie e produttori

Finanziamento di 20 milioni di euro come incentivo per i contratti di filiera per il latte ovino: il Cipe ha infatti approvato il finanziamento. Il Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario, a tal proposito, esprime apprezzamento per l’intervento che sosterrà la filiera ed in particolare tutti i produttori in modo da organizzarsi meglio per il superamento delle non indifferenti difficoltà dell’ultimo periodo dettate dalla minaccia COVID-19. Il Distretto, inoltre, considera importante il provvedimento del Cipe ed auspica il razionale utilizzo delle risorse stanziate.

Si legge nel comunicato di DIPROSILAC (Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario). “In Sicilia sono oltre 3.000 le imprese del comparto ovino che operano nel territorio Regionale – ha chiarito Sebastiano Tosto, presidente della Rete Ovinicoltori Siciliani .- La produzione è di circa un milione di quintali di latte destinato tutto alla trasformazione per ottenere formaggi e ricotta. La trasformazione in formaggio avviene oltre che in Sicilia, per una consistente quota, anche nelle regioni del Centro–Nord Italia. In Sicilia, la quota destinata alle DOP è ancora troppo bassa. Nel 2017, ultimi dati ufficiali di cui si dispone, a fronte dell’82% costituito dal Pecorino Romano, il Pecorino Siciliano era lo 0%. Il latte ovino siciliano è utilizzato per la produzione di formaggi pecorini non certificati e comunque garantiti sul piano della qualità e delle caratteristiche organolettiche. Auspichiamo – ha sottolineato Tosto – che i 20 milioni di risorse integrative stanziati dal CIPE per i Contratti di Filiera del latte ovino per stabilizzare i rapporti tra i pastori e i  trasformatori e finalizzati ad investimenti di promozione e ricerca, siano destinati questa volta anche ai “formaggi non certificati”, che sono più del 60% nello scenario nazionale ed in Sicilia costituiscono il 93-94% del mercato. Ci auguriamo – ha concluso Tosto _ che nella definizione delle procedure per la presentazione delle domande e dei progetti si guardi anche alla più consistente quota dei non certificati, dove esistono eccellenze che meriterebbero pari dignità, pensiamo ai PAT, e allo spazio di mercato dei giovani consumatori che potrebbe essere coperto attraverso l’innovazione di prodotto”.

“L’intervento è senz’altro un segnale di speranza per una filiera di grande interesse – ha dichiarato Enzo Cavallo presidente del Diprosilac – Misure analoghe vanno previste anche per il latte vaccino. Il finanziamento approvato dal Cipe è un provvedimento senz’altro concreto che incoraggia i contratti di filiera ritenuti indispensabili per la migliore salvaguardia degli interessi di tutti i soggetti interessati e coinvolti e non più solo di alcuni di essi. Il nostro principale impegno rimane quello di realizzare rapporti di rispetto fra i vari soggetti della stessa filiera e di puntare insieme e con convinzione alla massima valorizzazione del latte siciliano e dei suoi derivati”.