MONTI SICANI – Oggi, lunedì 10 febbraio, è come ogni anno una giornata segnata dal ricordo per commemorare le vittime delle Foibe durante le tragiche vicende avvenute in Istria e Dalmazia nel secondo dopoguerra. Istituita con la legge del 30 marzo 2004, ha l’obiettivo di conservare e rinnovare annualmente la memoria della tragedia degli italiani. La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell’Italia.
I comuni dell’entroterra “Sicano” non hanno perso certamente l’occasione per ricordare le proprie vittime. Eventi tragici in cui perirono due cittadini di Cammarata: Emanuele Bongiovanni e Filippo Coniglio. Qualche anno fa – si legge sul sito del comune – sono state conferite medaglie alla memoria, ai parenti di queste due vittime, l’attuale Sindaco Dott. Vincenzo Giambrone e Vice Sindaco Giuseppe Bastillo, pronipoti di Filippo Coniglio, e al fratello e alla sorella di Emanuele Bongiovanni, abitanti a Varese. “Come vorrei essere un albero che sa dove nasce e dove morirà”: con questa frase di Sergio Endrigo, il Sindaco di Santo Stefano Quisquina e l’Amministrazione Comunale hanno voluto ricordare il 10 febbraio attraverso il proprio sito internet. Un pensiero tramite il proprio profilo social è arrivato anche da parte del Sindaco di Mussomeli, Giuseppe Catania.