Cammarata & San Giovanni Gemini: lunedì 17 il Voto Perpetuo alla Madonna di Cacciapensieri che sconfisse la peste nel 1627

CAMMARATA & SAN GIOVANNI GEMINI – Era il 1624 e la Sicilia veniva devastata dalla terribile peste, portata probabilmente nell’Isola da una nave proveniente dalla Tunisia. Nell’allora piccolo comune di Cammarata giunse nella Primavera del 1625 e i primi ad essere colpiti dalla potente malattia furono i frati Cappuccini, molti dei quali la presero dal vicino convento di Castronovo di Sicilia, comune che fece registrare tantissime vittime, quasi quattromila.

Cammarata e San Giovanni Gemini, preoccupati ed impotenti di fronte alla terribile peste, aprirono per ordine delle istituzioni locali un “lazzerotto” nella quale venivano curati tutte le persone in preda alla malattia fulminante. Si tentò in tutti i modi ad arrestare il male, ma esso continuava a diffondersi mietendo senza pietà vittime. Il popolo di Cammarata si rivolse al cielo, ai Santi protettori, in particolare a Santa Rosalia cui, in quel periodo, vennero ritrovate le reliquie sul Monte Pellegrino.

Il Conte Francesco Branciforti ottenne così una reliquia della Santa che arrivò sotto il Monte Cammarata il 2 luglio del 1625: con una solenne processione venne portata nella Chiesa Matrice. Questo tentativo non fermò la peste e le autorità si resero conto che il male continuava incessantemente a mietere vittime e che difficilmente poteva esserci una soluzione.

Cosicchè l’allora Clero di Cammarata e San Giovanni Gemini decise di prodigarsi in un pellegrinaggio penitenziale al Santuario della Madonna di Cacciapensieri. L’iniziativa vide la partecipazione di migliaia di fedeli delle due comunità che imploravano a gran voce l’intercessione della Vergine allo scopo di far cessare la terribile malattia. Chiesero un vero e proprio miracolo.

Nei giorni successivi al pellegrinaggio, la peste d’un tratto si allontanò: il miracolo avvenne! L’epidemia si fermò, tutti i malati guarirono e il “lazzerotto” venne conseguentemente chiuso. Irrefrenabile la gioia dell’intera popolazione per l’avvenuto miracolo. S’innalzò un grido unanime: “Evviva il Signore e la Vergine Santissima di Cacciapensieri”. Tutti si recarono per l’ennesima volta nella chiesa per il Te Deum di ringraziamento.

Le autorità e il popolo, riconoscenti e grati alla Madonna di Cacciapensieri per aver bloccato la peste, vollero tributare l’omaggio alla loro Patrona. Così, con un documento del 10-04-1627, le comunità si impegnavano ufficialmente a partecipare, ogni lunedì successivo alla Pasqua, ad una Santa Messa Solenne celebrata direttamente all’interno del Santuario della Madonna.

Questo rito si tramanda da allora e viene ripetutamente riproposta ogni anno. L’appuntamento è per lunedì 17 aprile 2017 alle ore 9:30 con la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da don Baldo Reina.