SAN GIOVANNI GEMINI – Cento scapolari ricamati dei sec.XVIII e XIX saranno in mostra a San Giovanni Gemini in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna del Carmelo.
Una mostra inconsueta e straordinaria curata da Vincenzo Scrudato ed allestita dall’Associazione Maria SS.del Carmelo, in un locale di Largo Nazareno, sarà visitabile dal 13 luglio fino al 17 luglio 2016.Lo scapolare, o abitino, è un indumento costituito da due rettangoli di tessuto uniti da due strisce dello stesso tessuto che vengono posate dai fedeli sulle spalle, lasciando cadere i due rettangoli sulla schiena e sul petto. Esso ha origini antichissime anche se ancor oggi viene indossato dai membri di molti ordini religiosi, da appartenenti a confraternite o congregazioni, primi fra tutti i Carmelitani, che sono i principali diffusori di questa devozione.
La Madonna del Carmelo nella sua iconografia classica è rappresentata infatti nell’atto di porgere lo scapolare, unitamente al Bambin Gesù, a San Simone Stock, secondo un episodio raccontato dalla tradizione carmelitana.Lo scapolare ha un significato e un valore tutto mariano, indica un rapporto di appartenenza alla Madonna, e da parte della Madonna indica uno speciale impegno di protezione e soccorso.
I pezzi esposti sono vari – riferisce Vincenzo Scrudato – per le tecniche di esecuzione, l’uso dei filati, la ricchezza dei disegni e preziosi per i materiali impiegati, seta oro e argento filato, lustrini, costituiscono un documento importante della secolare devozione alla Madonna del Carmelo nel Comune montano. Segno della misericordia di Maria per l’ordine carmelitano e i fedeli ad esso affiliati, lo scapolare, assume un importante valore simbolico in questo speciale Anno Santo.
Gli aspetti che per primo sorprenderanno il visitatore – aggiunge ancora Vincenzo Scrudato – saranno da una parte l’elevato numero di esemplari, dall’altro la compattezza con la quale ci è giunto. Le tecniche di ricamo, i filati, la straordinaria inventiva nei moduli disegnativi conferiscono alla raccolta un significato di documento della civiltà, della storia, e della produzione tessile votiva siciliana in un arco temporale compreso tra gli ultimi due secoli. La composizione di ogni scapolare è essenziale, resa con una forza comunicativa immediata dalla forma a piccoli questo quadratini, dalla fettuccia e dalla serigrafia al centro rappresentante la Madonna o un altro Santo. In alcuni pezzi gli ornati circondano il monogramma mariano, il trigramma di Cristo o il monte Carmelo stilizzato. Naturalmente molti presentano difetti e mancanze dovuti all’usura del tempo e dell’uomo. La visita di questa ricca e complessa collezione esposta sarà una occasione rara per riscoprire il legame forte della città sangiovannese con la Madonna del Carmelo e indagare la produzione di ricami votivi di cui auspichiamo uno più ampio studio mirato ad una opportuna valorizzazione.
Enzo Li Gregni