A difesa del Punto Nascita. La testimonianza di mamma Silvia

MUSSOMELI – Il sindaco Giuseppe Catania incontrerà lunedì prossimo, 11 aprile, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per chiedere la deroga al mantenimento del Punto Nascita di Mussomeli.
“Dopo diversi giorni di tenaci ed incessanti richieste, – dichiara il primo cittadino – ho ottenuto un appuntamento in presenza degli esperti del comitato di valutazione dei Punti Nascita. All’incontro verranno rappresentate le motivazioni a sostegno della concessione alla deroga, anche in considerazione della precarietà in cui versa la viabilità del nostro territorio, oltre che della necessità di avere pari dignità rispetto ad altri territori ai quali tale deroga è stata concessa.”
Una riunione sulla cui risoluzione positiva spera un’intera popolazione del Vallone e del circondariato, negli ultimi mesi costretta a raggiungere Agrigento, Caltanissetta, Palermo e perfino Enna, per poter dare alla luce i propri figli, dovendo così fare i conti ogni volta con una percorribilità stradale tortuosa e non scevra di rischi, nonché con un sovraccarico di lavoro dei Punti Nascita di destinazione.
Insomma, situazioni al limite della tollerabilità, che dovrebbero spingere le politiche di salvaguardia alla salute a ben altre decisioni piuttosto che a operare tagli su base statistica.
Decreti di chiusura o ridimensionamento come quelli che hanno interessato i reparti di Pediatria e Ginecologia del nosocomio di Mussomeli appaiono assurde e controcorrente rispetto a quanto continua a registrarsi in una struttura che, sebbene ridimensionata nelle funzioni, dà ancora testimonianza della propria importanza per la tutela della vita dei cittadini.
Mamma Silvia, a distanza di mesi, insieme al ricordo di una brutta esperienza vissuta, conserva una profonda gratitudine verso quel personale in servizio al Pronto Soccorso del Longo che prontamente, nel febbraio scorso, è riuscito a stabilizzare le condizioni critiche della sua piccola Gaia, consentendole di affrontare il viaggio in elicottero verso il più attrezzato Ospedale di Messina.
Un intervento professionale, che ha contribuito di certo alla guarigione della figlia.
Per lei, così come per le altre mamme e genitori del Vallone, la Pediatria, il Punto Nascita, e l’Ospedale stesso, non possono essere cancellati con un colpo di penna facendo leva sulla logica dei numeri. Bisogna guardare oltre quei numeri, dentro quei numeri, se l’obiettivo è tutelare e difendere chi si governa.
A chi amministra si chiede dunque non solo la riapertura dei reparti chiusi, ma il potenziamento degli stessi e, come suggerisce mamma Silvia, la creazione di una rete locale che, con la collaborazione dei pediatri, coinvolga le famiglie in percorsi gratuiti e calendarizzati di primo soccorso per neonati e bambini, così da apprendere le tecniche base di comportamento in caso di problemi lievi o seri, riconoscere i sintomi, intervenire, e chiedere aiuto.