
MUSSOMELI – Anche Mussomeli ha aderito alla 24esima edizione delle giornate FAI (Fondo Ambiente Italiano) di sabato 19 e domenica 20 grazie anche alla disponibilità degli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Paolo Emiliani Giudici” che, nel ruolo di ciceroni hanno accompagnato i visitatori alla scoperta del patrimonio artistico-culturale locale.
In 19 hanno svolto con impegno e competenza il ruolo di guida turistica lungo le vie e i tesori del quartiere Madrice: Luigi Amico, Aurora Corbetto, Davide Sapia, Rita Schifano e Paolo Valenza della 3 A del plesso “Sac. Messina”; Daniele Bonomo, Vincenzo Canalella, Maria Teresa Camerota, Noemi Catalano, Emmanuele Pio Diliberto, Sebastiano Giuseppe Messina, Simone Mistretta e Marco Palumbo della 3 B del plesso “P. Pino Puglisi”; David Ascolese, Giuseppe Barba, Asia Carduccio, Giorgia Faelli, Calogero Mancuso e Francesca Sorce della 3 C del plesso “P. Pino Puglisi”.
“L’istituto comprensivo “Paolo Emiliani Giudici”, da subito, ha aderito con entusiasmo al progetto delle giornate del FAI su invito del Comune di Mussomeli rivolto alla dirigente della scuola Alessandra Camerota. – spiegano i docenti di lettere Salvina e Tonino Calà, che hanno accompagnato i ragazzi in questa esperienza – La dirigente ha espresso concreta convinzione che il coinvolgere i nostri alunni in attività formative e culturali sarebbe stata occasione per fare conoscere loro la bellezza dei luoghi e la storia secolare di quel quartiere antico di Mussomeli che viene denominato Terravecchia.
Gli alunni, preparati e formati per tempo, hanno dimostrato sensibilità ed entusiasmo in una preliminare attività di studio e conoscenza che ha poi avuto traduzione pratica nel loro compito di guide nella realizzazione di un percorso affascinante tra strade, vicoli e chiese del quartiere Madrice.
La narrazione dei nostri piccoli ciceroni ha attraversato i luoghi storici, le loro opere, il vissuto di esistenze, tra arte, spiritualità e cultura, citando fonti, memorie, ricordi, personaggi, tradizioni e documenti, e rinnovando così il senso profondo di una identità comunitaria che significa appartenenza e riconoscimento delle proprie radici.
Siamo soddisfatti, così come lo è la dirigente, di come si è svolta quest’iniziativa, e siamo convinti che simili manifestazioni sono occasione di arricchimento culturale e formazione di quella coscienza civica che tutti gli alunni, futuri cittadini, dovrebbero possedere.”
Non sono mancati poi i commenti positivi e il gradito riconoscimento da parte dei visitatori che hanno fruito delle narrazioni e delle spiegazioni storico-culturali delle giovani guide alla loro prima, e speriamo non unica, esperienza formativa, dimostrazione dell’alto valore educativo e formativo di simile azioni.