Finanziaria: dai forestali ai fondi per i Comuni. Ecco le norme approvate

PALERMO – Dopo una maratona lunga dieci giorni, l’Ars ha approvato la manovra finanziaria, con 49 voti a favore, 21 contrari e tre astenuti. Il bilancio della Regione quest’anno ammonta a circa 22 miliardi, la finanziaria taglia 400 milioni e congela 500 milioni di spesa, che sarà svincolata con la definizione della trattativa in corso con lo Stato in materia di entrate fiscali. Per la prima volta, l’Ars ha evitato di votare le norme in sedute notturne, impegno che aveva preso e ha mantenuto il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che ha condotto i lavori senza cedere a pressioni pur legittime di alcuni deputati. Così come ha mantenuto la linea sull’ex tabella h, i contributi diretti a enti e associazioni, che è stata cancellata grazie anche al M5s che si è battuto per la soppressione, e con i finanziamenti, 12,3 mln che saranno messi a bando. Dopo l’ok alla finanziaria, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha aggiornato la seduta per consentire alla giunta di riunirsi per le variazioni di bilancio e per riunire i capigruppo. Poi si tornerà a breve in aula per l’approvazione del bilancio.

Il governo ha imposto un blocco temporaneo del turn over del settore forestale (le sostituzioni con aumento di giornate lavorative) in attesa che l’Ars approvi la riforma del settore entro 120 giorni. Non potranno esserci aumenti di giornate per gli stagionali, ma entro 90 giorni il governo deve portare in aula una riforma del settore ed entro 30 giorni la riforma deve essere votata in aula. In caso contrario, dopo 120 giorni via libera alle promozioni che costeranno almeno 5 milioni di euro.

Destinati 36 milioni di euro ai Consorzi di bonifica, sollecitati però a presentare i loro bilanci all’Ars. I direttori degli enti dovranno ridurre la spesa di gestione del 20 per cento.

Passa la norma sulla regolamentazione degli incarichi dei dirigenti generali: chi riveste incarichi aggiuntivi non potrà prendere alcun compenso, mentre i dirigenti semplici devono restituire il 50 per cento. Sulla carta recepita anche la norma che prevede incarichi gratuiti per i cda degli enti che ricevono finanziamenti regionali in maniera diretta e sono controllati da Palazzo d’Orleans: ma un cavilo salva da quest’ultima norma una miriade di enti, dai teatri all’Esa, dalle Ipab agli Istituti case popolari.

Via libera ai finanziamenti agli enti locali: sarà di 390 milioni di euro, 50 dei quali saranno prelevati dal Fondo delle pensioni dei regionali e potranno essere utilizzare dai Comuni per coprire le rate dei mutui. “Con l’approvazione dell’articolo 8 della finanziaria diamo un segnale concreto di attenzione nei confronti dei comuni siciliani: rispetto alla dotazione dello scorso anno, che è stata confermata, aggiungiamo 115 milioni di euro per investimenti e 50 milioni per il pagamento dei mutui”. Lo dicono Alice Anselmo, presidente del gruppo PD all’Ars e Giovanni Panepinto, vicecapogruppo, a proposito dell’esame della finanziaria regionale. “Il PD e la maggioranza hanno fatto un buon lavoro in sintonia con il governo – aggiungono – ascoltando e raccogliendo le diverse sollecitazioni arrivate dalla platea dei sindaci siciliani. Si tratta di una misura importante, ci aspettiamo che serva ad andare incontro alle vere esigenze dei siciliani e ci aspettiamo che adesso si ponga fine ad ogni strumentalizzazioni politica su questo tema”. I comuni avranno i seguenti trasferimenti per l’anno corrente: 342 milioni fondo autonomie locali; 115 milioni per investimenti; 50 milioni per il pagamento dei mutui; 10 milioni fondo di progettazione; 100 milioni per i cantieri di servizi e 170 milioni per i precari. A queste somme si aggiungono le nuove entrate che i comuni potranno avere mediante la valorizzazione dei beni demaniali. Passa la norma che prevede il trasferimento dei musei e delle aree archeologiche minori ai Comuni. L’elenco sarà emanato dall’assessorato ai Beni culturali, il personale però rimarrà alla Regione e sarà utilizzato per altri compiti, a meno che non se ne faccia carico l’ente locale interessato.
Non è invece passato l’emendamento del Movimento 5 Stelle che faceva scattare subito i tagli alle indennità dei sindaci e dei consiglieri comunali.

Ecco l’elenco delle norme principali approvate nei giorni scorsi dall’Assemblea:

Approvato lo stanziamento di un fondo da 4 milioni di euro per le aziende agricole danneggiate da eventi atmosferici riconosciuti con legge come calamità naturali. Il fondo non sarà più rivolto alle aziende dei Comuni delle province di Siracusa e di Agrigento, come inizialmente proposto ma ha una valenza generica: della cifra complessivamente stanziata, 2,5 milioni di euro saranno prelevati dai crediti che la Regione deve a Riscossione Sicilia.
Via libera dall’Ars al finanziamento di 20 milioni di euro per incrementare i fondi unici dell’Ircac e il fondo di rotazione della Crias. Con un emendamento di Forza Italia l’Ircac, in particolare, è autorizzato a concedere finanziamenti a medio termine anche alle imprese di informazione locale costituite in forma di cooperative. Passa anche la norma che rifinanzia Sicilia patrimonio immobiliare con quasi due milioni di euro. Via libera anche all’emendamento del governo che prevede, in caso di liquidazione di societa’ partecipate, che il personale dipendente confluisca nella società che ne assuma le funzioni, fatti salvi gli equilibri finanziari della società stessa.

Passa pure la costituzione all’Irfis di un fondo unico per agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese dell’agricoltura, dell’industria, del turismo, del commercio, dell’energia, editoria e dell’agroindustria con sede in Sicilia.

Novità per i distributori di carburanti, il cui iter per una nuova apertura è semplificato: basteranno le autorizzazioni per aprire i distributori sottoposti finora al regime delle concessioni: si passa dunque da un regime di concessioni a “semplici” autorizzazioni che saranno regolamentate con un decreto dell’assessore alle Attività produttive con relativo aggiornamento dei canoni. Altra novità è “l’obbligo alle aziende distributrici di carburante, nonché agli impianti di distribuzione di carburante ubicati nel territorio della regione, di installare apposito dispositivo di misurazione della temperatura e della pressione del carburante in fase di erogazione che permetta l’esatta quantizzazione del prezzo del prodotto venduto”.

Via libera all’utilizzo di 80 milioni di euro per l’avvio dei Cantieri lavoro di Comuni ed enti di culto. I fondi potranno essere utilizzati anche per avviare al lavoro disoccupati nel settore della raccolta differenziata porta a porta. Passa anche la norma che rende più difficile l’espulsione dei Pip benestanti: chi supererà la soglia Isee personale di 20 mila euro non uscirà più se non supererà anche la soglia familiare Isee di 40 mila euro.

Bollo ridotto per auto e moto storiche: l’Ars ha approvato l’articolo 52 della finanziaria in materia di tassa di circolazione per veicoli di particolare interesse storico e collezionistico: per auto e moto storiche, escluse quelle adibite ad uso professionale e personale, è previsto il pagamento forfettario del bollo pari a 75 euro annui per i veicoli che superano i vent’anni, 35 euro per quelli che superano i trent’anni. Su questa norma, ha detto in aula dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, “pende un forte rischio di impugnativa, anche alla luce di leggi analoghe votate da altre Regioni ed impugnate. Il tema è complesso”. I deputati che hanno proposto la norma hanno chiesto che, in caso di impugnativa, la Regione Siciliana ricorra presso la Corte Costituzionale, per chiarire una volta per tutte a chi appartiene la competenza legislativa in materia.

Passa la sanatoria per i sottotetti che potranno essere trasformati in unità abitative anche se recentemente costruiti, mentre salta la norma che consentiva la realizzazione di strutture ricettive in verde agricolo anche all’interno dei 200 metri da centri abitati e grandi infrastrutture pubbliche.

Salta la norma che fissava a 118 mila euro il tetto per gli stipendi dei dirigenti degli enti e delle società controllate dalla Regione. In aula era passato prima un emendamento del Movimento 5stelle che abbassava il tetto a 79 mila euro, a questo punto per il Pd Giovanni Panepinto ha chiesto all’aula di bocciare l’articolo e a voto segreto la maggioranza ha tenuto. Alla fine salta quindi il tetto agli stipendi dei dirigenti della galassia degli eni e delle spa della Regione.

Approvato l’articolo 56 (interventi finanziari in favore delle Università degli Studi) che destina una quota parte dei fondi Pac 2014-2020 pari a tre milioni di euro per gli Atenei di Palermo, Catania e Messina. L’aula, con voto segreto (52 contrari e 11 favorevoli) ha invece bocciato un emendamento che estendeva il contributo, con un ulteriore milione di euro, anche alla università Kore di Enna.

Via libera anche per l’emendamento all’articolo 37 della finanziaria che destina 200 mila euro per le opere di bonifica della miniera Cozzo Disi nel territorio di Casteltermini e altri 800 mila euro per quella di Bosco Palo di San Cataldo, utili alla messa in sicurezza delle sue parti sotterranee.

Passa la riforma delle commissione di gara degli Urega. Adesso vi potranno fare parte come presidenti anche tecnici dello stesso ufficio che espleta la gara. L’articolo recita che “nel caso di appalto da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la commissione incaricata dell’espletamento delle gare di interesse provinciale, intercomunale e comunale è individuata mediante sorteggio pubblico svolto, entro il termine perentorio di due giorni lavorativi successivi alla data di scadenza per la presentazione delle offerte, dal Presidente di turno della Sezione centrale.

Approvata una norma che prevede il trasferimento del Palasport di Agrigento al Parco archeologico della Valle dei templi e la norma che prevede la nomina dei revisori dei conti attraverso sorteggio nei consigli comunali.

Passa la norma che prevede che “al fine di garantire la realizzazione degli interventi di razionalizzazione della spesa mediante aggregazione degli acquisti di beni e servizi, alla spesa connessa all’attività svolta dalla “Centrale unica di committenza” per gli acquisti di beni e servizi per gli enti e le aziende del servizio sanitario regionale, si fa fronte, a decorrere dall’anno 2016, con le risorse correnti del Fondo sanitario regionale, nel limite annuo massimo di 1.000 migliaia di euro”.

Approvato l’emendamento che riguarda lo stop alla possibilità di dare appalti informatici anche ad altre società oltre Sicilia e-Servizi. La Regione potrà avvalersi anche di altre società informatiche oltre Sicilia e-Servizi.

510 mila euro in favore dei testimoni di giustizia, attraverso l’assunzione nella pubblica amministrazione: con un emendamento del governo, illustrato dall’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri, entrano nel 2016 negli uffici pubblici altri nove testimoni di giustizia.

Via libera a un emendamento che obbliga i Comuni a varare tariffe differenziate per entrate in Zone a traffico limitato tra residenti e non. L’articolo prevede l’obbligo di: le tariffe per ottenere il permesso di accesso alle ZTL; riduzioni per i veicoli meno inquinanti; accesso gratuito alle ZTL per le persone disabili, le cui autovetture siano dotate di contrassegno speciale e per le vetture a trazione elettrica; agevolazioni per i residenti all’interno del perimetro ZTL, nonché le misure necessarie volte ad incentivare il trasporto pubblico e la lotta all’inquinamento; l’applicazione ai residenti di tariffe differenziate rispetto a quelle applicate ai non residenti; il regime delle sanzioni da applicare in base al Codice della strada, nonché appositi strumenti di monitoraggio sull’inquinamento.