Eccellenza – Kamarat, è “pariggite” cronica. Solo 0-0 contro la Pro Favara

CAMMARATA – Prosegue la “pariggite” cronica per il Kamarat dello squalificato Paolo Scalia. Nel match salvezza tra i biancoazzurri e la Pro Favara ne esce fuori uno 0-0 tanto noioso quanto inutile per la classifica di entrambe le squadre. E’ stata un’impresa autentica giocare sul manto erboso dei “Salaci” di Cammarata, ridotto un pantano per via delle ultime abbondanti piogge che hanno condizionato non poco l’evolversi della partita. Ai padroni di casa resta il rammarico per l’occasione a inizio gara sprecata da Albeggiano (rigore sciupato). Tanto equilibrio in campo, pochi varchi ed energie che si sono esaurite nel corso della ripresa. Le due realtà agrigentine rimangono nelle zone calde della classifica: il rischio retrocessione, di questo passo, è concreto. Per Di Piazza e compagni quattro punti nelle ultime quattro gare son davvero pochi per poter aspirare alla permanenza.

IL TABELLINO:
KAMARAT 0
PRO FAVARA 0
KAMARAT: Dani, Di Giovanni, Immesi, Di Piazza, Ceraulo, Madonia (4’ st Giannusa), Calì, Lo Guasto (26’ st Li Castri), Albeggiano, Pirrotta, Cardinale. In panchina: Sgroi, Sposito, Orlando, Landolina, Privitera. All.: Salvo Madonia (Paolo Scalia squalificato).
PRO FAVARA: Maltese, Costanza, Campione (33’ st Maglio), Priolo, Fallea, Armenio, Grippi, Accetta, De Luca, Cordaro, Mercurio. In panchina: Taibi, Ballacchino, Moribondo, Catania, Piscopo. All.: Tonino Cusumano (Gaetano Longo squalificato).
ARBITRO: Emanuele Frascaro di Firenze; assistenti Santino Spina e Antonio Vivoli, entrambi di Palermo.
NOTE: Terreno di gioco ai limiti della praticabilità a causa della pioggia. Spettatori un centinaio circa. Ammoniti Di Giovanni e Fallea. Espulsi nel Kamarat all’85’ Albeggiano (fallo di reazione) e al 91’ Pirrotta (accese proteste). Angoli: 5-4. Recuperi: 1’-5’.

LA CRONACA – Fuori Lepre, Lo Bianco e Raccuglia. Lo squalificato Scalia è costretto a rivoluzionare un pò le carte in tavola. Gaetano Longo, trainer della Pro Favara, anche lui squalificato, mette in campo una formazione ordinata ed equilibrata. Subito pericoloso il Kamarat, al 4’, con la girata da fuori area di prima intenzione di Pirrotta, deviata con i pugni da Maltese. Minuto numero 7: ecco l’episodio che può sbloccare il match. Albeggiano cade in area e con astuzia si guadagna un calcio di rigore. L’esecuzione dal dischetto dello stesso attaccante è pero centrale, parata addirittura con i piedi da Maltese. Mani tra i capelli per Albeggiano. Occasione fallita. I padroni di casa insistono al cospetto di una Pro Favara troppo timida. Al 12’ palo esterno direttamente su calcio d’angolo di Immesi. Poche le emozioni fino al 36’ quando il tiro cross di Calì, da posizione alquanto defilata, per poco non beffa Maltese. Al 44’, poi, ripartenza di Cordaro e botta fulminea che impegna non poco Dani.

Le energie calano nella ripresa perché il terreno di gioco diventa pesante e impraticabile. Così di chance degne di nota nemmeno l’ombra. Le due difese concedono pochi varchi e le uniche occasioni arrivano sugli sviluppi di calci piazzati. Al 63’ la punizione dai 35 metri di Ceraulo termina ampiamente fuori. Cinque minuti più tardi risponde Priolo, ma Dani si oppone in due tempi e abbranca in presa. Il match è inchiodato sullo 0-0 e solo un episodio potrebbe sbloccare la pratica. I minuti finali sono contraddistinti da innumerevoli ripartenze: le due squadre sono troppo allungate perché vogliono a tutti i costi i tre punti. Al 77’ Albeggiano può farsi perdonare l’errore dal dischetto ma, servito da Giannusa, calibra male la conclusione. I padroni di casa, negli ultimi minuti, rimangono in nove per due espulsioni pesantissime. Albeggiano (85’) e Pirrotta (91’) salutano anzitempo i compagni per reazioni poco ortodosse. Ma per la Pro Favara non c’è più tempo. Finisce 0-0 lo scontro dal sapore di salvezza. E’ certamente l’esito più giusto per quanto visto in campo.

Giuseppe Varsalona