Renato Maggio ritrova il suo passato: per l’ex Kamarat è sfida da brividi

MONTI SICANI – A volte ritornano. Eccome se ritornano. Renato Maggio, oggi tecnico del Mussomeli, per la prima volta in carriera arriverà ai “Salaci” di Cammarata come avversario. Roba quasi assurda, ma il calcio è anche bello per questo. Ritrova il suo passato: il Kamarat. Ritrova lo stadio che lo ha reso tra gli allenatori più appetibili e navigati dell’hinterland siciliano. Sedici gli anni trascorsi alla guida dei biancoazzurri: stagioni ricche di successi e di traguardi probabilmente insperati. L’approdo in Eccellenza nel 2006, i play-off nazionali nel 2010 e le miracolose salvezze: a Cammarata, mister Maggio ha lasciato il timbro da vero trascinatore. Indelebile. Con l’unico neo che ha macchiato, seppur parzialmente, la sua carriera da allenatore: quella retrocessione, forse inevitabile, nell’aprile 2015.

renato-maggioAdesso tutto è cambiato. Dallo scorso mese di giugno è l’allenatore-manager del Mussomeli, società ambiziosa che da due anni è in Eccellenza. Ha accettato un nuovo incarico e sta vivendo una nuova esperienza lontano da Cammarata. Domenica sfiderà il Kamarat e per lui non sarà un incrocio qualunque. Perché i ricordi rimangono indelebili e un pizzico d’emozione sarà presente dentro di sé. Tutto nella normalità, perché poi ci sono 90’ di fuoco da giocare intensamente. Ritrova il pubblico che ne ha saputo apprezzare professionalità e sapienza. Potrà ritornare a respirare quell’aria salubre del Monte Cammarata. Probabilmente non sarà più il suo Kamarat, visto che rosa e dirigenza in estate hanno subìto una forte rivoluzione, ma il bianco e l’azzurro rimarranno tali e quali.

Emozioni e sentimenti a parte, in campo per Renato Maggio sarà una sfida da brividi. Avrà di fronte Paolo Scalia e i rossoblù sono chiamati ad invertire la rotta per via di una classifica pericolante, forse ai limiti dell’immaginazione. Kamarat e Mussomeli, infatti, sono distaccate da un solo punto (17 dei biancoazzurri, 18 dei nisseni) ed entrambe sono nel giro infuocato dei play-out. Peggior sfida non poteva presentarsi per l’allenatore agrigentino che dovrà mettere da parte le emozioni e cercare il colpo grosso contro la sua ex creatura.

Si affrontano due squadre che arrivano al match con stati d’animo probabilmente diversi. E’ assolutamente un buon momento per un Kamarat in piena salute: quattro i punti conquistati nelle ultime due gare di campionato. Al successo, nel giorno dell’Epifania, contro il Paceco, s’è aggiunto sabato scorso l’ottimo pari in terra palermitana al cospetto della Parmonval. Momento negativo, invece, per il Mussomeli, squadra che ad inizio stagione prometteva ben’altri piazzamenti ai propri tifosi per via di una campagna acquisti scoppiettante, esaltante. Il 2016 per Renato Maggio non è iniziato come tutti s’aspettavano, magari con una inversione di tendenza. Sconfitta in quel di Alcamo e pareggio casalingo (che ci può stare) contro la capolista Sancataldese domenica scorsa. I nisseni, inoltre, hanno indetto il silenzio stampa con l’obiettivo di preparare al meglio la delicata partita dei “Salaci”.

Insomma, Scalia e Maggio si giocano più di tre punti. Ma anche una grande iniezione di fiducia in vista delle prossime gare. La strada verso la salvezza è ancora lunga, però il big match di domenica può trasmettere reali verità. Uno sguardo sulle tribune, una dose d’emozione, un forte respiro e poi lì, in panchina, con gli occhi rivolti sul terreno di gioco: Renato Maggio incrocia il suo recente passato e sa di non poter sbagliare. I tre punti pesano quanto un macigno.

Giuseppe Varsalona