SANT’ANGELO MUXARO – Con l’inaugurazione del MuSAM, nell’Ottocentesco Palazzo Arnone, in pieno centro, Sant’Angelo Muxaro torna ad essere custode del mito. Un pubblico curioso ha atteso oggi pomeriggio la cerimonia del taglio del nastro del Museo archeologico che avrà il compito custodire i preziosi reperti dell’antica Camico, capitale della Sikania.
Presenti allo svelamento dei locali, il Prefetto di Agrigento Nicola Diomede, la la Soprintendente ai Beni culturali Caterina Greco, il sindaco di Sant’angelo Lorenzo Alfano, il Vice Sindaco Pino Vaccaro e l’archologa Nuccia Gulli. A materializzarsi agli occhi stupiti dei visitatori, non sono solo i reperti provenienti dal territorio e dalla necropoli protostorica che si apre lungo il versante meridionale del colle di Sant’Angelo: l’inaugurazione del Musam ha rappresentato infatti anche con l’ultima “apparizione” dei preziosi ori della Mostra “Tesori dalla Sicilia” rinvenuti proprio nel territorio: si tratta della patera aurea, posseduta e conservata nel XVIII secolo dal Vescovo Andrea Lucchesi Palli nella sua biblioteca ad Agrigento, poi arrivata alle collezioni del British Museum di Londra nel 1772 per donazione di Sir William Hamilton, e i due anelli aurei, rinvenuti nella prima metà del secolo scorso e da allora custoditi presso il Museo “Paolo Orsi” di Siracusa.
Il MuSam, nasce dalla positiva sinergia fra la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento e il Comune di Sant’Angelo Muxaro. “Un struttura a costo zero – spiega il Sindaco Alfano – che ha visto gli impiegati della Sopraintendeza e del Comune prestare e garantire massima disponibilità al fine dell’apertura dei locali”.