Pensare Solidale: da gruppo a movimento politico organizzato

MUSSOMELI – Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a firma del gruppo Pensare Solidale

“Giovedì 3 settembre alle ore 19.30, nei locali di Piazza Umberto in Mussomeli si è riunito il comitato del movimento Pensare Solidale per affrontare le tematiche più urgenti che interessano la nostra comunità.
Si è dato il via ai lavori dei tavoli programmatici, costituiti nel mese di luglio sulla falsa riga degli organi esecutivi quali gli assessorati, con lo scopo di leggere le esigenze del nostro territorio, individuare soluzioni e strategie operative e proporle al consiglio comunale.
Ritenendo indispensabile la  trasformazione  del nostro gruppo in un movimento politico organizzato, si è insediata una costituente col compito di stilare lo statuto e di indire le elezioni per la designazione delle relative cariche.
Nell’incontro è stata presa in esame la questione dell’acqua poiché con l’approvazione della legge che applica il referendum del 2011, l’Assemblea regionale, ha sancito che l’acqua siciliana deve tornare ad essere pubblica.
La riforma contiene alcune norme di solidarietà, nello specifico  garantisce anche a ogni cittadino il minimo  vitale di 50 litri di acqua al giorno e prevede altresì un fondo di sostegno per chi non riesce a pagare le bollette.
La partecipazione dei privati è prevista, ma con forti limitazioni: dovranno offrire servizi a prezzi inferiori a quelli forniti dal pubblico, a condizioni bloccate per tutta la durata dell’affidamento, che non può superare i nove anni (contro i quaranta, ad esempio, dell’attuale concessione a Sici­liac­que spa), e con multe sala­tis­sime in caso di disservizi, dai 100 ai 300 milioni al giorno, fino alla rescissione del contratto in caso di mancata erogazione per più di quattro giorni in almeno il due per cento del bacino idrico.
L’unica questione che lascia margini operativi è quella della ridefinizione degli ambiti territoriali ottimali, che dovrebbero tener conto dei confini territoriali. In questo ambito, noi abbiamo individuato la possibilità di poter costituire delle unità territoriali formate da un solo comune con un  adeguato numero di abitanti, o un consorzio di più comuni, che, con una gestione propria, possano rendere più economico e più efficiente il servizio idrico, a tutto vantaggio della collettività. Cosa che sottoporremo sotto forma di proposta operativa al Consiglio Comunale.
Un’altra questione importante affrontata nell’incontro di fine estate dal comitato Pensare Solidale è quella dei rifiuti. Entro il mese di dicembre dell’anno che sta per finire dobbiamo raggiungere l’obiettivo del trenta percento della raccolta differenziata. Se questo adempimento verrà disatteso al comune sarà inflitta una pesante eco-multa che, come è ovvio, sarebbe a danno delle tasche di noi contribuenti e, come se non bastasse, contribuirebbe ad appesantire ancor di più la penosa tassa sui rifiuti che mal digeriamo. Per contro il conseguimento del traguardo stabilito per la differenziata ci garantirebbe una premialità, sotto forma di finanziamento.
Anche se i margini temporali sono risicati, è nostro intendo proporre ai nostri Amministratori di partire, senza ulteriore indugio, con una raccolta differenziata porta a porta utilizzando mezzi di trasporti poco costosi e aderendo alla strategia Rifiuti Zero.
Suggeriamo come altra possibilità di risparmio di  affidare la raccolta dei rifiuti differenziati ad una delle ditte iscritte nell’Albo Nazionale Gestori Ambientali che hanno aderito alle direttive del Ministero dell’ambiente assicurando su tutto il territorio  tariffe uniche, come da protocollo tra Anci (Associazione Nazionali Comuni Italiani) e Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi), spesso più economiche di quelle praticate dai soggetti diversi che curano  la raccolta nel nostro territorio.
Certi che la strada da seguire è lunga e alquanto impervia, ci auguriamo che l’Amministrazione, con la collaborazione di tutte le forze politiche presenti sul territorio, si prodighi affinché venga fatto tutto quanto possibile per garantire un più efficace servizio all’intera collettività, cercando nello stesso tempo di marginare gli esosi costi a carico dei contribuenti.”