Andrea Scrudato tra passato, presente e futuro: “Retrocessione pesante, per il prossimo anno..”

CAMMARATA – Certamente è stato uno dei pochi ad uscire a testa alta dalla retrocessione del “suo” Kamarat dall’Eccellenza alla Promozione. Lui ci ha messo sempre la faccia e si è assunto le responsabilità, lasciando il terreno di gioco tra gli applausi e i consensi. Le ottime prestazioni, il sacrificio e l’esperienza in fase difensiva ne hanno confermato il valore tecnico e professionale: stiamo parlando di Andrea Scrudato, portabandiera e uomo simbolo del Kamarat targato Renato Maggio. Insomma, l’ultimo baluardo ad arrendersi, l’ultimo a gettare la spugna in una stagione per certi versi disastrosa.

Sette i campionati affrontati dal difensore con la casacca biancoazzurra. Quello appena passato, forse, potrebbe essere stato l’ultimo. “Chiaramente si tratta di una retrocessione brutta e pesante – ha dichiarato l’esperto difensore classe 1987 – forse non ce l’aspettavamo neanche noi fino a Gennaio. Nel girone di ritorno abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato, per ciò che abbiamo dimostrato in campo. Siamo stati condizionati da decisioni altrui, ma penso che noi tutti c’abbiamo messo il massimo per evitare la retrocessione: purtroppo non è bastato. Usciamo da quest’annata comunque a testa alta e con la consapevolezza di aver lavorato in condizioni poco ideali per i parametri dell’Eccellenza”.

Di stagioni importanti Andrea Scrudato ne ha vissute tante. Quale la più emozionante nella tua lunga permanenza a Cammarata? “Di soddisfazioni – ha affermato – ne abbiamo raccolte parecchio. La più bella? Ovviamente quella di cinque anni fa (stagione 2009/10), quando andammo al dì fuori della Sicilia per giocarci gli spareggi nazionale. Lì – secondo me – si raggiunse l’apice. E’ stata una bella esperienza per noi tutti, ci ha fatto crescere parecchio. In quell’annata abbiamo scritto la storia e nemmeno noi, a Settembre, pensavamo di arrivare così lontano. Ma nel calcio l’impegno e il fatto di crederci prima o poi pagano. Anche la prima stagione in Eccellenza (2006/07 n.d.r.) fu emozionante. Da matricola e con un gruppo di persone paesane siamo riusciti a conquistare il quarto posto, cioè i play off. In quell’occasione – ha precisato Scrudato – la cosa più bella è stato portare più di cinquecento persone ad Agrigento nello spareggio promozione contro il Mazara”.

Un suo pensiero va anche al tecnico Renato Maggio, il suo mentore, che in quest’ultima stagione ha dovuto digerire la sua prima retrocessione da allenatore. “Lui è l’arma in più di una formazione – ha spiegato Scrudato – ci ha caricati fino all’ultimo. Un campionato così può capitare a chiunque. Il mister è stato uno dei pochi ad impegnarsi per salvare questa squadra. Per lui, secondo me, non è una sconfitta, perché lavorare da soli e in condizioni socioeconomiche poco ottimali è difficile, quasi impossibile. Avrà il tempo e la possibilità di riaffacciarsi nel calcio che conta e gli auguro il meglio”.

Imminente, e per certi versi scontata, la domanda sul suo futuro. “Al momento – ci ha detto Andrea Scrudato – non ho alcuna idea in vista della prossima stagione. Tra impegni di famiglia e di lavoro penso proprio che sarà un’impresa potere disputare un campionato intero. Ma non è detta l’ultima parola. Tra Giugno e Luglio valuterò le richieste di altre formazioni e deciderò cosa fare realmente”. Affronteresti il torneo di Promozione con la maglia biancoazzurra? “Se le condizioni lo permettono tutto è possibile, ma le situazioni dovrebbero essere adeguate”. E un tuo ritorno a San Giovanni Gemini? “Lo vedo difficile, anche se nel calcio non si può mai sapere. Potrei rimanere fermo un anno per concentrarmi su altri impegni. Vediamo..”.

Il treno passa per tutti e le occasioni possono arrivare da un momento all’altro: a 28 anni e dopo tanti anni d’Eccellenza, saresti disposto ad accettare offerte dalla serie D per riscrivere la tua carriera e misurarti con altre realtà? “E’ una domanda difficile (ride n.d.r.). Non so proprio, ma se dovesse arrivare un’offerta ci penserei un attimo. Ovviamente sarebbe bello potersi misurare con altri calciatori della mia stessa età e poter affrontare un campionato più prestigioso dell’Eccellenza. Vediamo cosa succederà – ha concluso – quello che mi preme di più è augurare all’ambiente calcistico di Cammarata una pronta risalita in tempi immediati. La tifoseria è maturata parecchio e merita solo soddisfazioni come quelle vissute negli ultimi nove anni”.

Giuseppe Varsalona