I pacifisti solitari in cammino contro il Muos attraversano a piedi i Monti Sicani

MONTI SICANI – Sono partiti da Palermo il 12 marzo e percorreranno a piedi l’entroterra siciliano, calcando l’asfalto sfaldato delle risibili vie della provincia, e le strade secondarie un tempo attraversate solo dai muli, per arrivare a Niscemi il 4 aprile, giorno in cui la cittadina nissena accoglierà la manifestazione nazionale No-Muos. Protagonisti dell’impresa, due pacifisti siciliani accompagnati da un asino: scalzi e con il minimo indispensabile per affrontare il viaggio, i due hanno fatto tappa a S.Stefano Quisquina e Cammarata, chiedendo ospitalità per la notte. Uno dei due attivisti è Turi Vaccaro, il cinquantaduenne noto alle procure di mezza Italia per le sue azioni di ribellione al fianco del Movimento No Muos Sicilia, e recentemente finito in manette per aver forzato il catenaccio di una sala di controllo danneggiando il quadro di comando della mega-antenna da 46 kHz alta 150 metri, la più grande della base militare statunitense di Niscemi. Il pacifista solitario era stato bloccato dall’intervento dei militari statunitensi, insolitamente intervenuti al posto dei militari italiani.  Già in altre occasioni, Vaccaro era stato protagonista di proteste e manifestazioni pacifiche. La sua marcia per la pace che lo vedrà in cammino per circa 200 chilometri, è un omaggio alla marcia del sale compiuta dal 12 al 6 marzo da Gandhi nel 1930 in segno di protesta contro il governo britannico: una piccola impresa che lo vedrà adesso proseguire verso la contrada Tumarrano in direzione San Cataldo e Mazzarino. In seguito alle vicissitudini passate su Vaccaro pende il divieto di soggiorno a Niscemi. Quando arriverà in compagnia del suo mulo, il 4 aprile, potrebbe anche scattare nuovamente l’arresto.