
Al Palamoncada di Agrigento, infatti, prima della partita tra Agrigento e Trieste, vi saranno degli incontri di mini-basket dove i giovanissimi potranno esprimere al meglio le loro qualità. Il torneo, senza alcun fine agonistico, serve quindi a rendere partecipe dell’evento anche ragazzi e ragazzini che danno tutto per il basket e intendono proseguire in questa attività, messa spesso in secondo piano dal calcio, primo tra gli sport più praticati dai giovanissimi.
Sarà un vero e proprio triangolare, tra i ragazzi dell’Arca di Noè (della Celestina Licata), la P. Borsellino di Cammarata, grazie al valido impegno del presidente Carità e dei due coach Caramanno e Manetta, e la “basket Empedocle” dove e in virtù del quale giovani potranno esprimersi al meglio e ricavare gli apprezzamenti e elogi di chi il basket lo vive giorno dopo giorno.
Mister Cutrone definisce così il “contest” di cui saranno protagonisti i ragazzi : “Sarà una testimonianza di come il parquet del Palamoncada sia luogo privilegiato di aggregazione, di vita sociale ed è ciò che questi ragazzi esprimeranno al meglio durante il contest, portando con loro grande emozione ed entusiasmo”.
Ecco perchè l’Italia debba vivere non solo di calcio… vi sono altri mondi, a volte poco esplorati dagli italiani, e che andrebbero approfonditi fin dalle radici. E’ proprio il caso di dirlo…”Non di solo calcio vive l’uomo” e questi ragazzi ne sono la prova vivente.