Ingroia racconta a Sutera la trattativa Stato-Mafia

10264334_10204183149053328_7990653663638654017_nSUTERA-  Si è concluso una decina di minuti prima delle 21:00 di ieri sera il Convegno sulla Trattativa Stato-Mafia tenutosi presso la sala consiliare “Ex Agonizzanti”  e inserito nel programma “Ricordando Lillo” organizzato dall’ASD Soter con il patrocinio del Comune di Sutera. Ospite di tutto rispetto dell’incontro il dottor Antonio Ingroia, ex magistrato della procura di Palermo, giornalista, avvocato e politico che ha svolto un ruolo fondamentale nella genesi dello sviluppo dell’intreccio politico-mafioso. I giovani della ASD Soter hanno voluto organizzare il convegno in maniera originale:  il dottor Ingroia, nei panni del narratore principale, poteva raccontare la vicenda ormai attuale della Trattativa come una vera e propria narrazione, individuando, secondo la logica di un percorso a tappe,  le principali aeree tematiche della storia che fungevano da possibili titoli dei capitoli di una sorta di libro virtuale che,  man mano che il suo racconto prendeva forma, si andava scrivendo alle sue spalle su un maxi-schermo. Nella sua personale esposizione, il dottor Ingroia ha spiegato la ragione della storia secolare del fenomeno mafioso individuandola nella mancata guerra a tutti gli effetti dello Stato alla Mafia per il fatto che mentre alcuni uomini di Stato lottavano contro la Mafia, altri si accordavo con essa. Nella sua storia l’ex magistrato ha fatto riferimento anche a tre fasi della storia del fenomeno, caratterizzate a loro volta da tre generi diversi di antimafia che hanno portato la Mafia anche ad attuare un processo di mimetizzazione, rendendo la propria forza da visibile a invisibile . Il dottor Ingroia ha anche voluto precisare che la teoria minimalista diffusasi erroneamente oggi e che vede la trattativa come un modo per salvare l’Italia , non corrisponde alla realtà: la trattativa Stato-Mafia è la trattativa più sanguinosa e sanguinaria, perché se da un lato si è sviluppata nel pieno della Strategia Stragista, iniziata con la Strage di Capaci nel 1992 e conclusasi con la mancata strage all’Olimpico del gennaio del 1994, dall’altro non ha portato a salvare vite ma a sacrificarle. Il convegno si è concluso con le numerose domande all’ospite circa il tema della trattativa da parte dei partecipanti. “La celebrazione dell’anniversario della morte di Calogero Zucchetto è un momento fondamentale per la comunità Suterese e per quelle del vallone perché da un lato c’è il ricordo umano e genuino di Calogero Zucchetto, accostato a una sorta di sentimento fraterno, dall’altro il ricordo non è fine a sé stesso ma è stato sempre spunto per intraprendere un discorso, un percorso di riflessione critica sulla maturità della comunità e sulla suo senso civico e sociale”- ha affermato il giovane presidente della Soter Michelangelo Landro nella sua introduzione al convegno- “L’esperienza di Lillo ci ha lasciato un testimone. Facendo l’esempio della staffetta, raccogliere il testimone ha senso solo se si decide di andare avanti e di continuare la corsa. Per questo motivo il suo ricordo è lo spunto per le iniziative che l’ASD Soter organizza ogni anno.”

Lucia Alongi

 

Foto di Piero Pizzuto