
CAMMARATA – Qualche giorno fa eravamo dubbiosi sul futuro calcistico del Kamarat. Lo era anche il tecnico Renato Maggio, bloccato sul nascere dalla deficitaria situazione economica-societaria. Adesso si hanno più certezze ed una di queste dice che la squadra biancoazzurra anche il prossimo anno farà parte del campionato d’Eccellenza girone A. Tra mille problematiche di natura dirigenziale, si sta facendo in modo che il “pallone” a Cammarata rimanga un qualcosa di importante per un paese attorniato dalla crisi. Sembrava che il calcio potesse venire assecondato, ma puntualmente c’è stata una svolta seria e precisa. A margine di tutto ciò è intervenuto il trainer Renato Maggio, la quale ha risposto alle nostre domande. Nel discorso si è parlato di tutto: del passato, del presente e del Kamarat che verrà. Ecco, di seguito, l’intervista integrale.
Salve mister. Finalmente si comincia: da dove si può ripartire?
“Si può tranquillamente ripartire con l’impegno e il lavoro, anche perché le basi solide ci sono. La situazione che si è venuta a creare ci obbliga a ricominciare con un gruppo giovanissimo e quasi privo di elementi di spessore. Anche quest’anno punteremo sulla linea verde attraverso la Juniores e valorizzeremo quanti più ragazzi possibili.”
L’ultimo mese è stato un continuo punto di domanda. Lei come lo riassume e cosa promette?
“E’ stato un momento difficile e di continua riflessione. Da parte mia c’è l’impegno costante e la volontà di continuare a far calcio a certi livello. Vista la situazione difficile ho motivo di ringraziare l’amministrazione comunale e tutti coloro che tengono ai colori sociali. In attesa che la società si venga a formare, cercheremo noi tutti di portare in alto il nome del Kamarat. Mi auguro che le cose si sistemino in fretta.”
Come è possibile notare dalle convocazioni, lei si ritrova un gruppo molto giovane. Sono previsti ulteriori arrivi?
“Partiremo con 25-26 atleti, molti dei quali paesani. Ma non escluso che si possano aggregare alcuni pezzi pregiati di cui al momento non posso fare nome. Servirebbero un difensore, un centrocampista e un’attaccante. Mi farebbe piacere che i vari Arnone, La Mattina, Bonito, Tarantino rimanessero con noi. Nel contempo, durante la preparazione, analizzerò qualche giovane e comincerò ugualmente a lavorare.”
Che obiettivo vi ponete?
“Senz’altro quello di salvare la categoria. A quel punto sarebbe un miracolo più degli scorsi anni. Con l’aiuto di Valenza e Sorce, cercherò di salvare la categoria e di ripetere il campionato Juniores affrontato la scorsa stagione. Spero vivamente che tutti gli sportivi cammaratesi ci stiano vicini in questo momento delicato. Affrontare un torneo d’Eccellenza con tutti ragazzi locali sarà un’esperienza difficile ma da provare. Sono abituato che il campo mi dà sempre ragione e che nella vita bisogna anche rischiare.”
Cosa può dire ai sostenitori?
“Sono consapevole che è una situazione molto rischiosa. Nello stesso tempo è motivo d’orgoglio giocare con i paesani. Da sempre nutro grande stima di quest’ambiente e non potevo tirarmi indietro proprio adesso. Per cui mi auguro che i sostenitori capiscano il momento e che stiano dalla nostra parte.”
Che novità ci sono a livello societario?
“La dirigenza in parte si sta muovendo bene con Matina e Lo Scrudato per organizzarsi e per assegnare le cariche. Spero che ci sia un ripensamento di Cigno e Lo Presti, due dirigenti che hanno svolto un lavoro eccezionale nelle scorse stagioni. Se si riuscisse a formare la società ottimamente, non è escluso che giocatori importanti possono vestire la nostra casacca. Mi fa molto piacere, inoltre, che Giovanni Cimino e tutti gli altri tifosi si stiano dando un gran da fare per vendere le tessere socio-sostenitore. Un motivo in più che ci spinge a continuare.”
Una domanda che gli poniamo ogni anno di questi tempi: che campionato d’Eccellenza si aspetta?
“E’ chiaro che ogni anno ci sono quelle 5-6 squadre che lotteranno per il primato. La rimanente parte di squadre potrebbero essere un’incognita. Credo che diverse squadre vivono attualmente la nostra situazione che li spingono ad iniziare con un gruppo giovanissimo.”
Che messaggio lancia agli amici di San Giovanni Gemini?
Spero che gli amici di San Giovanni Gemini possano oltrepassare la crisi e presentarsi nuovamente in Eccellenza. Il derby è sempre una partita che attrae l’interesse degli sportivi. Che possa essere una stagione all’insegna della sportività e del puro agonismo.”
Giuseppe Varsalona
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