Elezioni Europee 2014. Prizzi, pesa l’astensionismo e mutano le scelte degli elettori

PRIZZI – Sulla scia dell’astensionismo record registrato nel sud Italia per le Elezioni Europee del 25 maggio 2014, anche Prizzi non smentisce il trend. Seggi vuoti e molte schede nulle (il 16% del totale, con un aumento del 6% rispetto alle ultime elezioni europee del 2009), a prova del clima di generale sfiducia degli elettori nella politica italiana. La debole e quasi assente campagna elettorale sul territorio ha acuito il disinteresse. A prescindere dalle cause, l’astensionismo pesa su queste ultime elezioni. I risultati sono chiari: a Prizzi la percentuale dei votanti è stata del 43% (1877 votanti) su un totale di 4298 elettori contro una percentuale del 62% registrata alle elezioni europee del 2009.

Dal confronto con le ultime elezioni, risulta mutata anche la preferenza degli elettori prizzesi che se, nel 2009, esprimevano una netta preferenza per il partito dell’Unione di Centro (UDC) e del Popolo Delle Libertà (PDL) riservando al Partito Democratico un terzo posto con il 18% dei voti, cinque anni dopo variano il quadro generale delle preferenze. La presenza di un nuovo partito, il Movimento 5 Stelle, è stata decisiva per il cambiamento di rotta. Il M5S si piazza infatti al 3° posto con il 18% dei voti, sottraendo voti a quelli che cinque anni fa erano i principali partiti della scena politica italiana. Nuovo Centro Destra di Alfano e UDC passano, infatti, dal 49%, nel 2009, al 13% di voti ottenuti. A disputare la partita finale, Forza Italia e Partito Democratico, con il successo di quest’ultimo con il 34% dei voti, in linea con i risultati nazionali che, contro le previsioni che avvistavano un netto successo dei partiti degli euroscettici, confermano il successo record di Matteo Renzi con un PD che supera il 40% dei voti.