
CASTRONOVO DI SICILIA – Lo scorso 16 marzo, si sono svolte delle visite guidate al casale e alla chiesa di San Pietro grazie ai volontari dell’associazione Amici di don Bosco e Giovanni Paolo II. I volontari si sono impegnati con grande entusiasmo a dare una buona ripulita in alcune aree esterne del casale dove alcuni roveti avevano fatto radici profonde ormai da diversi anni, ma soprattutto si sono cimentati con grande disinvoltura e professionalità ad improvvisarsi guide turistiche per un giorno.
Il casale di S. Pietro, risalente al periodo bizantino, è posto, con l’annessa chiesa, ormai sconsacrata, lungo le rive del fiume Platani, a 5 km di distanza dal centro abitato. La località, da diversi storici, viene indicata come l’antica stazione “Comiciana”, ubicata sull’antico tracciato romano che collegava Agrigento a Palermo. Questa località è ricordata in quanto il 10 luglio 1391 Manfredi Chiaramonte, Conte di Castronovo, che aveva preso impegno con il legato del Papa Bonifacio IX di far cessare le discordie interne nella Sicilia, vi convocò il Parlamento del Regno siciliano. In questa seduta, i baroni convocati presero la decisione, poi non mantenuta, di non incoronare Martino re di Sicilia, in quanto l’aver sposato Maria, figlia di Federico III d’Aragona, non gli dava il diritto di reclamare il regno di Sicilia. La chiesa che, rimase aperta al culto fino agli inizi dell’800, è stata recentemente restaurata; al suo interno si trovava una statua di S. Pietro in cattedra, attribuita a Domenico Gagini, oggi nella Chiesa Madre.
Il seguente progetto ha come scopo quello di promuovere il volontariato giovanile attraverso un giro turistico iniziato a Valledolmo sabato 1 marzo per poi proseguire a Palazzo Adriano e Prizzi ( domenica 9 marzo) e Castronovo di Sicilia sabato 16 marzo, le ultime due tappe ad Alia e Roccapalumba domenica 23 marzo.