
MUSSOMELI – Sono stati consegnati stamattina, con l’intervento di S.E. Mons. Mario Russotto e del Commissario Straordinario dell’ASP di Caltanissetta Giorgio Giulio Santonocito, i locali destinati ad ospitare la cappella all’Ospedale Longo. A fare gli onori di casa il direttore sanitario del presidio Alfonso Cirrone Cipolla.
Subito dopo aver visitato l’attuale cappella, sita al pianterreno della struttura, in una sala poco adeguata a tale funzione, priva perfino di finestre, il corteo si è trasferito al primo piano. Qui, il Vescovo, dopo aver discusso dei lavori da fare con chi di competenza, ha illustrato ai presenti il progetto che sarà realizzato.
“È una cappella per la preghiera personale, per l’adorazione, e per la messa domenicale. – ha detto – Lungo tutta la parete di fondo sarà collocato un drappeggio di colore azzurro, a ricordare il manto mariano, così come alle finestre. Quindi sarà collocato l’altare, l’ambone, il tabernacolo, la Madonna Addolorata, e la sede del celebrante. Il tutto sarà posto su una pedana rialzata di 10-12 centimetri in modo da definire l’area presbiteriale. La piccola sala accanto sarà destinata a sacrestia. Nelle grandi celebrazioni, quali Natale, Pasqua o la stessa Santa Lucia, quando la partecipazione alla santa messa si arricchisce della presenza del personale sanitario e dei familiari dei pazienti, si utilizzerà l’androne, che è molto ampio. Così, ci sarà una stanza stabile per Nostro Signore, che è luogo di raccoglimento per chi vuole venire a cercare conforto e, al contempo, un’alternativa per le grandi celebrazioni. L’attuale porta in legno sarà sostituita da due ante in vetro sabbiato: da una parte sarà impresso lo stemma del vescovato e dall’altra lo stemma tipico dell’eucarestia, l’IHS.”
Ma la presentazione dei lavori da fare per dare ai degenti un luogo di culto dove pregare non poteva non essere accompagnata da riflessioni sul futuro dello stesso Ospedale e sul pericolo di un suo ridimensionamento.
A rassicurare i presenti, pure sul mantenimento del Punto Nascita, il Commissario Santonocito: “siamo stati la prima provincia in tutta la Sicilia a consegnare nelle mani dell’Assessore Lucia Borsellino la rete ospedaliera definita con l’accordo di tutti i sindaci, e in particolare con il sindaco di Mussomeli Calà. E, al di là dei piccoli ragionamenti che ancora stiamo facendo sul singolo posto letto, il vero passaggio importante è l’aver acquisito che l’Ospedale di Mussomeli è un ospedale di comunità, importante per la comunità.”
Quindi, ritornando al motivo dell’incontro, ha consegnato formalmente nelle mani di S.E. Russotto la chiave della futura cappella e, Mons. l’ha consegnata a sua volta al cappellano Padre Antonio Caruso.
All’incontro erano presenti tra gli altri il direttore del S. Elia Raffaele Elia, l’Arciprete don Pietro Genco, il sindaco Salvatore Calà e il suo vice Sebastiano Sorce, il presidente del consiglio Mario D’amico, e l’assessore Enzo Nucera.