Progetto S.P.R.A.R: Il vicesindaco di Sutera richiama il dovere alla solidarietà

sprar-300x225[1]SUTERA – Stipulata lo scorso 13 marzo la Convenzione con l’Ente attuatore del progetto S.P.R.A.R “Associazione i Girasoli Onlus”. L’Amministrazione comunale ha anche pubblicato sul sito istituzionale del comune di Sutera, gli avvisi di ricerca del personale e di ricerca degli immobili, dando ufficialmente il via all’attivazione e gestione dei servizi di accoglienza e integrazione per richiedenti e titolari di protezione internazionale. Il progetto attualmente in fase di assemblaggio era stato ammesso alla ripartizione del Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo per gli anni 2014-2015-2016, prevedendo, oltre alla predisposizione di vitto e alloggio, anche i servizi di assistenza sanitaria, di assistenza sociale, d’inserimento scolastico dei minori, dell’orientamento e dell’informazione legale, tutti indispensabili per l’autonomia del singolo nella società. Inoltre al momento dell’accoglienza nel paese di Sutera gli ospiti dovranno sostenere per legge un colloquio d’ingresso, condividere il contratto di accoglienza, con tanto di comunicazione alla questura e alla prefettura, e successivo rilascio del codice fiscale con iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.  Tentando di spiegare e dunque anche di dissuadere le perplessità di molti cittadini suteresi circa il Progetto S.P.R.A.R, il vicesindaco di Sutera Pino Landro ha così affermato:“E’ la prima volta che la nostra comunità si trova di fronte ad un evento simile e così come tutte le cose nuove, anche questa suscita perplessità e dubbi legittimi e a tal fine c’è l’impegno dell’Amministrazione per tenere il fenomeno sotto controllo. A volte, però, non sono esitazioni nate spontaneamente e con un po’ di dietrologia, non del tutto infondata, si scopre la turlupinatura dell’opposizione politica.  Ma certamente, anche in questa occasione, i suteresi si dimostreranno all’altezza della situazione. D’altronde, negli ultimi anni, abbiamo assistito alla permanenza nel nostro paese di ospiti, in numero sempre crescente, provenienti dai paesi dell’est che si sono integrati abbastanza bene e che, magari, hanno contribuito a risolvere qualche nostro problema. Senza volere fare distinzioni discriminatorie, ma solo per restare in tema con la tipologia di ospiti rientranti nel progetto, vorrei precisare che a differenza dell’immigrato che decide di lasciare volontariamente il proprio paese d’origine per cercare un lavoro e condizioni di vita migliori, il rifugiato è costretto a fuggire dal proprio paese a causa di una guerra o perché vittima di persecuzione. I rifugiati sono persone come noi che, prima di essere travolti da eventi drammatici, avevano una famiglia, una casa, una professione, un lavoro e che però non hanno avuto alternativa al lasciare il loro paese, perdendo tutto quello che avevano costruito. Noi non possiamo non sentire il dovere di solidarietà nei confronti di un altro uomo, solo per ragioni di diversa etnia o nazionalità. Ma oltre all’indiscutibile valore umanitario e solidaristico, il progetto racchiude una notevole valenza anche economica per il paese. Il progetto, finanziato per circa 260.000,00 euro per ciascuno dei tre anni, incentiverà l’economia locale a vantaggio dei piccoli esercizi commerciali e dei professionisti locali. Ritengo che il progetto S.P.R.A.R. offre alla comunità suterese un congruo finanziamento pubblico e, soprattutto,  un’occasione di grande valore sociale.”

Lucia Alongi