
Dopo aver recitato nei due film di Pasquale Scimeca “Rosso Malpelo”del 2007 e “Malavoglia” del 2010 rispettivamente nei ruoli secondari di Ranocchio nel primo e di Alessi nel secondo, il giovane ventenne Omar Noto, nato,cresciuto e attualmente residente a Sutera, da alcuni mesi è in diverse sale cinematografiche siciliane con “31 gradi Kelvin” di Giovanni Calvaruso, prodotto da Linda Di Dio e Pasquale Scimeca per Arbash, pellicola che lo vede protagonista nei panni del giovane sbandato Luca, un ragazzo la cui vita è priva di certezze, priva di valori.
La Sicilia racconta da Calvaruso è una Sicilia attuale ma paradossalmente priva di colori, una terra quasi dormiente dinanzi alle mille difficoltà che ormai gli uomini, in particolare i più giovani, sono costretti ad affrontare per poter vivere dignitosamente o in alcuni casi per riuscire appena a sopravvivere, bloccati a una sorta di temperatura di vita limite, individuata nei 31 gradi kelvin. È un po’ come se nel film le storie di Ibrahim, immigrato maghrebino che sogna di ritornare a casa, di Mariano e Luca, giovani ribelli senza alcun interesse per il futuro, e di Rachele e di Eva, piccole donne costretta a lavorare per sopravvivere mettendo da parte il sogno di studiare o di coltivare le proprie passioni, viaggino su binari diversi ma comunque paralleli verso un destino crudele che permetto loro semplicemente di sopravvivere in balia di loro stessi. In Francia, “31 gradi kelvin”, ha attirato maggiormente l’attenzione tanto da essere premiato nei festival di Annecy e di Villerupt con Menzione speciale dei giudici che ne ha riconosciuto il valore “come affresco realistico di una Sicilia fuori dagli schermi”.
Lucia Alongi