
Riceviamo e pubblichiamo dal coordinamento intercomunale per il progetto di fusione di Cammarata e San Giovanni Gemini
una lettera aperta a firma dell’Architetto Antonino Margagliotta.
Ai Candidati-Sindaco per le Elezioni amministrative del Comune di San Giovanni Gemini
OGGETTO: Elezioni amministrative e progetto di fusione dei Comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini.
Le elezioni amministrative di giugno avvengono in un delicato momento della
vita economica e sociale della società italiana e anche della nostra città: sin
da ora è necessario fronteggiare la crisi economica e pensare a nuove forme di
sviluppo, soprattutto a fronte della riduzione dei trasferimenti, delle
difficoltà finanziarie dei cittadini, se si desidera, nello stesso tempo,
garantire e migliorare l’efficienza, la qualità e l’economicità dei servizi. I
prossimi cinque anni costituiranno, inoltre, un periodo di cambiamenti per i
nuovi assetti degli Enti locali; basta pensare all’abolizione delle Province
regionali e alla costituzione del “liberi consorzi di Comuni”, in cui San
Giovanni Gemini e Cammarata potranno svolgere un proprio ruolo solo se
riusciranno a definire nuove e significative configurazioni.
Queste elezioni cadono anche in un decisivo momento per il futuro di San
Giovanni Gemini e Cammarata, in cui si sta definendo un progetto di fusione dei
due Comuni, tante volte oggetto di discussione, ma mai come adesso spintosi
così avanti: si sta completando, infatti, la raccolta delle firme per la
richiesta del referendum (secondo le modalità previste dagli artt. 8-9 della
Legge Regionale 23 dicembre 2000 n. 30 e del Decreto Presidenziale 24 marzo
2003 n. 8.) e già quest’anno si potrebbe giungere al referendum con cui i
cittadini decideranno del loro futuro.
Del resto, il progetto di fusione costituisce un credibile ed efficace
programma politico finalizzato allo sviluppo economico, sociale e culturale del
territorio e delle comunità; è un “passaggio” che può portare ad un
miglioramento dell’azione amministrativa e della razionalizzazione delle
risorse e dei servizi, decisivo per collocarsi in una posizione strategicamente
di primo piano nelle configurazioni amministrative che fra breve avverranno (la
nuova città di Cammarata Gemini diventerebbe la più grande città del
comprensorio dei Monti Sicani, oltre che di un ben più vasto ambito
territoriale). Il progetto di fusione è però una sfida che ha bisogno di
coraggio, apertura mentale e generosità da parte di tutti, soprattutto delle
forze politiche.
E se la politica vuole aderire alla realtà, non può ignorare quanto sta
avvenendo o potrebbe tra poco avvenire; né può sottrarsi ad una presa di
posizione di fronte ad un argomento tanto importante per la città, da tutti i
punti di vista (culturali, sociali, economici): lo richiede l’onestà di fronte
ai cittadini e agli elettori, lo pretende il senso di responsabilità nei
confronti delle necessità delle nostre comunità. Tanto meno la politica può
nascondere la propria posizione dietro il pretesto di «lasciare libertà ai
cittadini»: la libertà dei cittadini è garantita dalle modalità di Legge e,
soprattutto, dallo stesso “Coordinamento per la fusione” che sta semplicemente
offrendo un’occasione per costruire un futuro per tutti.
Per questo i Candidati-Sindaco, in questo importante momento di discussione e
di proposte per il futuro della città, dovrebbero sentire il dovere di
esprimere la propria opinione sul progetto di fusione di Cammarata e San
Giovanni Gemini (favorevole o contraria), di affermare se intendono e non
vogliono sostenere l’azione referendaria che costituisce il vero strumento di
libertà per far esprimere ai cittadini la propria volontà.
Cammarata Gemini, il 29 maggio 2013
per il Coordinamento intercomunale pro-fusione
Nino Margagliotta