“Il Sindaco che vorrei”: Magaze chiede agli elettori le qualità del primo cittadino

sindacoSi avvicina la data delle elezioni per il rinnovo della carica di Sindaco e del Consiglio Comunale, in dieci paesi dei Monti Sicani. Prima che si chiuda il termine ultimo per la presentazione delle liste e dei candidati, abbiamo voluto raccogliere gli umori generali che ruotano attorno alle imminenti Amministrative. Nelle varie realtà, talvolta cariche di tensione e frenesia, altre volte segnate da un marcato disinteresse, abbiamo chiesto un’opinione schietta sul “Sindaco che vorrei”,  invitando l’intervistato a riassumere brevemente l’immagine del primo cittadino ideale che si vorrebbe al capo del proprio comune di residenza.

Onesto, attivo e giovane, sono stati gli aggettivi più ricorrenti tra i pareri di 100 cittadini in intervistati, dai 18 ai 70 anni, elettori scelti a caso nei paesi dei Monti Sicani prossimi alle elezioni: Alessandria della Rocca, Burgio, Cianciana, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina, Sutera, Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Roccapalumba, Vicari. Ma oltre alle qualità base delineate, molti intervistati hanno voluto aggiungere quelle che a parer loro sono le priorità e le attitudini fondamentali che un buon Sindaco deve avere per essere eletto e, col senno di poi, per essere ri-eletto. Di seguito, riportiamo l’elenco delle segnalazioni più significative e che più volte sono ricorse nel campionario di opinioni raccolte. Alle seguenti indicazioni potete aggiungere le vostre, commentando l’articolo: tutte le vostre considerazioni saranno fedelmente riportate.

– «Un Sindaco giovane politicamente che non abbia esperienze decennali da assessore o consigliere: bisogna dare spazio a nuove idee e a nuove progettazioni».

–  «Un Sindaco che non scambi il proprio ruolo con l’opportunità per fare i propri tornaconti. Spesso il candidato eletto finisce per passare i 5 anni di mandato a spianarsi la strada per finalità personali che nulla hanno a vedere con il bene della comunità.

–  «Un Sindaco che non si faccia influenzare dai compromessi “necessari” all’elezione: un cittadino che scende a patti per essere eletto rimarrà sempre una marionetta nelle mani degli altri».

– «Un Sindaco che possa iniziare a creare le basi affinché i giovani non scappino dal territorio e gli emigrati ritornino ad investire nella propria terra d’origine».

–  «Un sindaco alla mano, che esca fuori dal suo ufficio e si fermi per le strade a raccogliere le esigenze delle persone. Si potrebbero istituire delle assemblee cittadine in cui, a turno, ogni categoria di lavoratori, parli delle proprie esigenze e necessità a cui il Comune può andare incontro».

–  «Un sindaco che migliori il rapporto con i cittadini: non solo incontri informali e saltuari, ma bilancio sociale, sito web aggiornato, un ufficio relazioni con il pubblico adatto e funzionante che raccolga le segnalazioni dei cittadini».

– «Un sindaco giovane o perlomeno che sia circondato da una giunta giovane».

–  «Un sindaco che sia più informato su tutte le opportunità che arrivano dagli aiuti comunitari e non si lasci sfuggire le possibilità di innovare i paesi dell’entroterra».

– «Un Sindaco, un’ amministrazione e il consiglio comunale, che periodicamente visitino i quartieri, facendo porta a porta, per essere sempre vicini ai bisogni del cittadino».

– «Un Sindaco che non revochi il mandato ai suoi assessori senza veri motivi di fondo; non si posso accettare staffette assessoriali al solo scopo di soddisfare politicamente i gruppi presenti in consiglio. C’è la necessità di avere una giunta che duri per tutto il mandato e che porti a termine più progetti possibili».

– «Un sindaco vicino alla gente, che lavori per il Comune 24 ore su 24  come fa un padre o una madre per la propria famiglia».

– «Un Sindaco vicino alla scuola e che abbia le capacità di coinvolgere i più piccoli “alla cosa pubblica”, alle tradizioni sociali e culturali».

– «Un sindaco e un’amministrazione che sappiano comunicare a 360° con i cittadini, attraverso la Radio, la TV, i giornali, internet, i social network».

– «Un Consiglio Comunale trasparente che porti in assise proposte fattive, e che non si limiti a denigrare politicamente e personalmente l’avversario».

– «Un Sindaco che crei un ponte di collegamento con gli emigrati e la loro terra d’origine, per non far perdere le tradizioni».