Cammarata: il Voto Perpetuo alla Madonna di Cacciapensieri

Madonna di CacciapensieriCAMMARATA / SAN GIOVANNI GEMINI –   Negli anni 1624-1626 la peste devastò la Sicilia, si disse fù portata da una nave proveniente dalla Tunisia.

A Cammarata giunse nella primavera del 1625 ed i primi colpiti furono i frati Cappuccini, alcuni dei quali la presero dal vicino convento di Castronovo, Comune gravemente colpito in quanto fece circa 4000 vittime.

A Cammarata per ordine delle istituzioni locali, fù costruito il lazzaretto dove venivano curati gli appestati.

Il popolo preoccupato della grave diffusione del male, si rivolse ai santi protettori, in modo particolare a Santa Rosalia della quale in quel periodo erano state trovate le reliquie sul Monte Pellegrino. Il Conte Francesco Branciforti ottenne una reliquia della santa che giunse a Cammarata il 2 luglio 1625 e con una solenne processione venne portata nella Matrice.

Ma l’episodio più significativo collegato alla peste, è legato alla Madonna di Cacciapensieri Patrona Primaria dei Comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini.

Malgrado le autorità ricorsero con tutti i mezzi per cercare di arrestare il male, esso continuava a diffondersi mietendo vittime. Allora il clero di Cammarata e san Giovanni Gemini,  mossero in pellegrinaggio penitenziale al Santuario della Madonna di Cacciapensieri, seguiti da migliaia di fedeli dei due paesi, per implorare l’intercessione della Vergine per far cessare l’epidemia.

Nei giorni che seguirono il miracolo avvenne: l’epidemia si fermò, i malati guarirono ed il lazzaretto fù chiuso.

Fù una gioia irrefrenabile di tutta la popolazione che al grido “Evviva il Signore e la Vergine Santissima di Cacciapensieri”  si recarono ancora una volta nella chiesa per il Te Deum di ringraziamento.

Grati e riconoscenti alla Madonna di Cacciapensieri, le autorità ed il popolo, vollero tributare l’omaggio alla loro Patrona, con un documento  del 10-4-1627, attraverso il quale si impegnavano ufficialmente per se e per i posteri in perpetuo, ogni anno il lunedì dopo la Pasqua a partecipare ad una Santa Messa Solenne celebrata nel Santuario della Madonna.

Da allora, ininterrottamente, si tramanda questo rito.

Vincenzo Li Gregni