
SUTERA – Come stabilito nel programma della Festa della Demanialità, domenica 3 marzo alle ore 16.00 nei nuovi locali dell’ex convento dei Carmelitani sarà inaugurato il museo etno-antropologico, nato dalla collaborazione di studenti e professori, genitori, artigiani, cittadini e curato in prima persona dall’ex insegnante di lettere alla scuola media di Sutera Mario Tona.
Il museo inizialmente, sito presso i locali della Scuola Media si Sutera, nell’ottobre del 2003, è stato oggetto di tutela da parte dell’assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione della Regione Siciliana, ottenendo un contributo di 20.000 euro utile per una sua sistemazione definitiva, nonché di un neccessario rinnovo logistico e tecnologico, con tanto di moderno touch screen con la spiegazione degli ambienti museali e altre informazioni su Sutera.
Il museo Etno-Antropologico mira a valorizzare il patrimonio rurale e casalingo de contadino e della donna di casa di un tempo, quello artigianale del fabbro di fine Ottocento o dei falegnami degli anni Trenta, del canalaro o del muratore, quello professionale di medici, farmacisti, veterinari, tenendo in considerazione pure dell’apporto lavorativo, importante per la diversificazione sociale,di avvocati e maestri. Sono state ricostruite alcune stanze tipiche di una dimora di fine Ottocento: una cameretta da letto con tanto di “naca”,culla in ferro battuto e guardaroba ad incastro praticamente senza chiodi; una stanza allestita con gli attrezzi della pasta e della panificazione; un piccolo ambiente presenta documenti, diplomi e propaganda del periodo fascista (compresa una divisa da ragazzo balilla) ; un’ultima sala ospita immagini a tema variabile come cartoline, immagini sacre e collezioni periodiche. Nel Museo, dunque, non si possono ritrovare solo antichi utensili di lavoro o pezzi d’arredamento di altri tempi, ma sono presenti anche manifesti e i depliant dei concerti dei primi del Novecento tenui dall’unico compositore del paese e una nitevole raccolta di innumerevoli stampe religiose di grande e medie proporzioni, importanti pezzi d’arredamento di cucine e stanze da letto dell’Otto e Novecento.
Indispensabile è poi stata la consulenza del Prof. Ignazio Buttitta (docente all’Università di Palermo), sollecitato per supervisionare la sistemazione definitiva degli attrezzi nei vari ambienti .