
MUSSOMELI – In occasione della XXI Giornata Mondiale del Malato, il cui tema è “Il Buon Samaritano. “Va’ e anche tu fa’ lo stesso (Lc 10,37)”, proponiamo la denuncia del signor Francesco Amico, stanco di convivere con l’inciviltà della gente e il disinteresse istituzionale.
Pensionato, da anni accudisce il padre Biagio, colpito da emiparesi. Dopo l’ennesimo tentativo fallito di usufruire del parcheggio per i diversamente abili di via Manzoni, perché occupato da auto priva di contrassegno disabili, si è rivolto al Comando dei vigili urbani per restituire, in segno di protesta, il suo. Ecco il suo racconto.
“Nei giorni scorsi ho portato mio padre al Poliambulatorio di via Manzoni per farlo visitare dall’otorino. Ho parcheggiato nell’unico posto per diversamente abili, che per altro è allocato in una posizione poco confortevole specie per chi deve spostare i propri familiari su sedia a rotelle.
Ho portato mio padre sopra e, visto che l’otorino non era ancora arrivato, ho fatto un salto dal nostro medico curante per sbrigare un’altra pratica. Al mio ritorno, venti minuti dopo, il parcheggio riservato ai diversamente abili era occupato da un’auto priva di contrassegno. E ovviamente nessuna multa era stata elevata all’automobilista indifferente alle patologie altrui. Ho fatto due volte il giro finché non ho trovato un altro parcheggio. E quindi quando papà è stato visitato, sempre sulla sedia a rotelle, l’ho accompagnato alla nostra auto con mille difficoltà. Il parcheggio per disabili era sempre occupato abusivamente.
In quel frangente è transitato un capogruppo consiliare che si vede sempre dietro la Madonna dei Miracoli e gli ho palesato le mie rimostranze, dicendo che avrei riconsegnato il contrassegno per i diversamente abili. La cosa che più mi ha disturbato – spiega Amico – non è stato il fatto che non si è scomposto di una virgola o che non ha chiamato i vigili urbani, bensì che non ha sentito l’impulso di scendere ad aiutarmi visto che avevo difficoltà a fare salire in auto mio padre che stava sulla sedia a rotelle. Questo purtroppo è il paese dove viviamo, altro che capitale del Vallone.
A quel punto, sono andato dal comandante dei vigili urbani al quale volevo restituire il contrassegno. Lui mi ha assicurato che i controlli saranno più severi ma basta fare un giro per il paese e si notano pressoché tutti i posti riservati ai diversamente abili occupati da auto prive del contrassegno.
Mi chiedo dunque per quale motivo di fronte al Poliambulatorio è stato realizzato un solo posto riservato ai diversamente abili. Li pagano forse a peso d’oro?”
Così, in questa giornata dedicata agli infermi, la testimonianza del signor Amico ci invita al rispetto della disabilità altrui, e la figura emblematica del Buon Samaritano, tema di questa edizione 2013, ci indica ancor più qual è l’atteggiamento da avere verso gli altri, soprattutto se bisognosi.