
CAMPOFRANCO – Sicuramente non è arrivata come un fulmine al ciel sereno la notizia che da martedì è praticamente sulla bocca di tutti i campofranchesi. L’assessore Salvatore Saia si è dimesso, ed esce così dalla giunta del sindaco D’Anna.
Come è noto, qualche mal di pancia era ormai risaputo. Da un paio di settimane infatti, il feeling tra l’ormai ex assessore e il primo cittadino era in crisi.
Un rapporto, quello degli ultimi tempi, non di certo idilliaco che ha spinto così Saia a farsi da parte.
Le dimissioni in realtà sono state presentate dallo stesso, lunedì scorso, così come riporta la data della lettera scritta oltre che a D’Anna, per conoscenza al presidente del consiglio comunale Claudia Lo Piparo.
Una lunga lettera dove Saia si sfoga utilizzando anche una tonalità forte che vuole assolutamente evidenziare una frase, forse destinata ha non essere facilmente dimenticata, che pare gli sia stata pronunciata direttamente dal sindaco. “O ti dimetti tu o ti dimettiamo noi”. Sembra essere questa l’espressione incriminata, che ha fatto riflettere l’ex pilota di settori quali ambiente, ecologia, traffico, decoro urbano, polizia municipale, igiene e sanità, servizi cimiteriali.
Una riflessione che ha portato dunque, a rassegnare successivamente dimissioni irrevocabili.
“Si tratta di una decisione estremamente sofferta, ma al punto in cui sono arrivati i fatti, è inevitabile.
Personalismi infantili, veti ed invidie, mi impediscono da mesi di lavorare come sono abituato e di dare un contributo importante, che mi ero prefisso fin dall’inizio del mio mandato”. Così parla Saia che aggiunge, “Mi ero illuso, che qualità, come lealtà, trasparenza, competenza e professionalità, fossero assolutamente necessari per amministrare al meglio, devo ricredermi, anzi per qualcuno non solo non costituiscono un valore aggiunto, ma sono persino viste come una minaccia che getta delle ombre sull’operato degli altri. Per queste ragioni e tante altre, non mi sento più di ricoprire l’incarico da lei assegnatomi. Sia chiaro, che le mie dimissioni non sono una resa, ma un atto d’amore verso la cittadinanza”.
E’ un fiume in piena colui che fino a qualche tempo fa era uno dei punti di forza del team di D’Anna e che adesso invece, ritiene di essere diventano il problema. “Ero IO il problema in quanto non ho mai consentito e votato favorevolmente atti che potessero creare nocumento ai cittadini di Campofranco, vedi aumento tarsu, del 150%”. Nella lettera infine, c’è anche spazio per ricordare l’impegno profuso nella realizzazione dell’isola ecologica. “Nessun rimpianto, se non quello di non aver fatto in tempo ad inaugurare l’isola ecologica che con grande impegno sono riuscito a far autorizzare dall’ ATO Ambiente”.
Flavio Nicastro