Mussomeli, dipendenti trasferiti d’ufficio. I consiglieri: “una decisione inopportuna”

MUSSOMELI – Cambiamenti in seno agli uffici comunali non condivisi dai consiglieri di Cantiere Popolare, UDC, PDL e Noi Mussomeli. La decisione del sindaco Salvatore Calà di trasferire i dipendenti Vincenza Sapia ed Enzo Sorce dal settore delle attività produttive rispettivamente alla Biblioteca Comunale e all’Anagrafe fa storcere il naso a Mistretta, Guadagnino, Alessi, Navarra, Diliberto, D’Amico, Montagnino e Morreale. Una scelta che il primo cittadino giustifica affermando che non si possono affidare al personale mansioni al di fuori delle proprie competenze. Di qui la conseguente necessità di passare l’ Ufficio Commercio dall’area Tecnica a quella della Vigilanza, cioè sotto le competenze del comandante dei Vigili Urbani Vincenzo Calà, come già accade in molti comuni d’Italia.
“Apprendiamo con sgomento della decisione del Sindaco Calà di sopprimere di fatto l’ufficio commercio del Comune di Mussomeli, mascherandolo come sganciamento dal settore Territorio a quello di Vigilanza. – affermano – Un importante e funzionale ufficio che ha sempre dato risposte in tempi eccezionalmente brevi ai tanti cittadini e commercianti che vi si sono rivolti e che tratta materie assai importanti e vitali per lo sviluppo economico del nostro paese.
Come non ricordare che l’ufficio commercio con il SUAP ha competenza sulle cosiddette conferenze dei servizi, sul rilascio delle autorizzazioni commerciali su aree pubbliche, sulle autorizzazioni degli esercizi di vicinato e medie strutture di vendita, sulle autorizzazioni dei pubblici esercizi(bar e similari), sulle controversie presso il Giudice di Pace inerenti le violazioni commerciali, il rilascio dei tesserini venatori, le procedure relative alle ex autorizzazioni sanitarie con l’A.S.P., il rilascio dei tesserini per la raccolta funghi, le autorizzazioni relativi ai bed and breakfast, agli affittacamere e tanti altri servizi che non stiamo qui ad elencare.
Tutto ciò ci preoccupa e ci lascia sgomenti soprattutto quando veniamo a sapere che questo Sindaco ha pensato di far funzionare meglio le cose, affidando le competenze all’area di Vigilanza ossia al corpo municipale dei vigili urbani che è risaputo a tutti è completamente sotto organico, integrato da contrattisti precari senza i quali non si potrebbe assicurare nemmeno il servizio ordinario, e senza l’assegnazione di alcuna unità con specifiche competenze in materia.
Ma qual è allora lo scopo che questo Sindaco vuole raggiungere con questa scellerata operazione? Forse quella di mettere ulteriormente in difficoltà il comandante Maggiore Vincenzo Calà, che con tanta abnegazione e tanti sacrifici richiesti a suoi uomini riesce a malapena a garantire i servizi essenziali, sottoponendoli ad orari impossibili durante le numerose festività religiose, civili ed estive o quello specifico e diretto di sfasciare una cosa che funziona e che tante risposte ha dato ai cittadini di Mussomeli?
Le motivazioni da lui addotte ci sembrano senza senso e farneticanti: si accorge dopo tre anni di suo governo che due suoi dipendenti svolgono una mansione che a suo dire non potevano svolgere, ma che complessivamente svolgono da oltre sette anni, inciampando in un ragionamento senza senso per il quale l’area di vigilanza dovrebbe vigilare su se stessa o sul suo operato. Ma a chi pensa di prendere in giro!
Ed in ogni caso, se non ci fossero altre motivazioni nascoste, come mai non ha ritenuto di far passare unitamente all’ufficio anche i dipendenti all’area di vigilanza in modo da non causare lo smembramento e i disservizi a cui si andrà inevitabilmente incontro?
Ai dipendenti esprimiamo tutta la nostra solidarietà per essere stati puniti a causa della loro bravura, come lui stesso ammette. Al Sindaco esprimiamo tutto il nostro disappunto anche per l’inopportunità di una decisione che quant’anche fosse stata assunta per le motivazioni che egli sostiene, appare in ogni caso sospetta ed intempestiva, considerata la querelle per nulla conclusasi e le polemiche sull’adozione di alcune varianti al Piano Commerciale e che da la sensazione di un bavaglio a chi osa incorrere nel reato di lesa maestà.
Confidiamo in ogni caso in un suo ravvedimento operoso quando capirà l’enorme danno che arrecherà ai servizi ed alla sua immagine, così come confidiamo in un intervento delle forze politiche che lo sostengono e che con il loro silenzio danno conferma di un imbarazzo sulle scelte ed i comportamenti di questo Sindaco.”