Mussomeli: mobilitazione al “Virgilio” contro i tagli del Governo alla scuola pubblica

MUSSOMELI – Niente tagli alla scuola pubblica. È questa in estrema sintesi la conclusione a cui è giunto il personale dell’Istituto “Virgilio” di Mussomeli  raccolto ieri in assemblea sindacale. Una riunione indetta dalla RSU, alla quale è stata invitata anche la componente dei genitori e degli studenti, per discutere sulle scelte politiche del Governo, e in particolare del ministro all’Istruzione Francesco Profumo.
“Dopo il blocco dei contratti, degli scatti di anzianità e dopo i tagli imposti dalla spending review, – affermano – il ministero Profumo è giunto persino a proporre, con la bozza del ddl “Legge di stabilità”, l’aumento dell’orario di servizio per i docenti, la cui abrogazione, che però deve essere concretizzata in Parlamento, è costata altri tagli alla scuola, come la riduzione del MOF di circa il 4%.”
Decisioni di ridimensionamento che ai diretti interessati appaiono “fortemente punitivi”, svalutando al contempo la professionalità e la libertà d’insegnamento.
Decisioni che vanno ad aggiungersi ad ulteriori scelte da loro non condivise, e contro cui hanno deciso di protestare partecipando allo sciopero generale in programma oggi.
“Il personale esprime gravissima preoccupazione per l’iter legislativo del ddl 953, “ex Aprea”, progetto di riforma degli Organi collegiali, che restringe gli spazi di democrazia, aprendo la strada all’autonomia statutaria di ogni singola scuola, con la conseguente messa in discussione di un sistema nazionale pubblico dell’istruzione e la pericolosa accelerazione sul ruolo di soggetti privati, che avranno la possibilità di far parte degli Organi collegiali e, in ragione del loro finanziamento esterno, di influenzare pesantemente il Piano dell’Offerta formativa. – dichiarano – Il personale della scuola, al fine di esercitare una pressione decisiva sulle forze parlamentari chiamate in questi giorni ad approvare, ad emendare o a respingere le misure sopra elencate, conferma la prosecuzione dello stato di mobilitazione con la sospensione di tutte le attività aggiuntive non obbligatorie, la   diffusione delle ragioni della protesta mediante gli organi di stampa, l’informazione agli studenti e genitori sui contenuti della protesta, l’indizione di assemblee per coinvolgere i colleghi.
Ben altri sarebbero per il personale del “Virgilio” i settori su cui far cadere la scure dell’austerità, quali le spese militari e le patrimoniali. Oppure, suggeriscono, si potrebbero tentare strade alternative come la lotta all’evasione fiscale e alla corruzione.