

MONTI SICANI – Numerose le reazioni a livello locale, regionale e nazionale in seguito all’investitura di Rosario Crocetta a Governatore della Regione Siciliana. Un dato – quello siciliano – che mette in discussione non solo la politica regionale: anche a livello politico più generale – e la conferenza stampa di ieri, subito dopo la notizia del dato quasi certo della vittoria di Crocetta, del segretario del Pdl Angelino Alfano ne sono un esempio – i nostri rappresentanti in Parlamento stanno iniziando a interrogarsi sul segnale lanciato dai cittadini. Primo fra tutti, come si è detto più volte, il dato sull’affluenza: in Sicilia ha sicuramente vinto il partito dell’astensionismo. Il 47,43% dei siciliani ha poi deciso di accordare in maggioranza la propria fiducia a Rosario Crocetta, ma un segnale di discontinuità e di rottura con la “vecchia” politica isolana viene dal terzo posto di Giancarlo Cancelleri, e dal Movimento 5 Stelle che si afferma come primo “partito” siciliano, spodestando così il Pdl che fa un tonfo e si ferma solo al terzo posto dopo quasi un ventennio di dominio incontrastato. L’ultimo aggiornamento dell’uffico elettorale regionale delle 00:39:44, ha consegnato con lo scrutinio di tutte le 5.308 sezioni elettorali siciliane una situazione che si presenta come segue.
– 285.202 voti, il 14,887% e 15 seggi al Movimento 5 Stelle;
– 257.274 voti, il 13,429% e 14 seggi al Pd;
– 247.351 voti, il 12,911% e 12 seggio al Pdl;
– 207.827 voti, il 10,848% e 11 seggi all’Udc;
– 182.737 voti, il 9,538% e 10 seggi all’Mpa;
– 118.346 voti, il 6,177% e 5 seggi alla lista Movimento politico Crocetta presidente;
– 115.444 voti, il 6,026% e 5 seggi a Grande Sud;
– 112.169 voti, il 5,855% e 4 seggi a Cantiere popolare;
– 107.397 voti, il 5,606% e 4 seggi alla lista Nello Musumeci presidente.
Il resto delle 18 liste provinciali – fra cui i nazionali Fli e Idv, con Forconi, Fava, Sturzo, Rivoluzione siciliana, Ppa, Alleanza di centro, Volontari per l’Italia – non ha superato la soglia di sbarramento per poter accedere agli scranni dell’Ars (il 5%) e quindi non ha avuto assegnato alcun seggio.
Gli 80 seggi in palio con il metodo proporzionale dunque sono stati distribuiti come sopra indicato, mentre i restanti 10 sono assegnati di diritto alla lista regionale – il “listino” – collegata al Presidente eletto.
Sui Monti Sicani, avevamo in campagna elettorale presentato i candidati “autoctoni” del nostro territorio: adesso vi proponiamo i risultati in termini di voti e di seggi da essi conseguiti.
Il link al sito dell’ufficio elettorale regionale per avere in dettaglio tutte le informazioni
PROVINCIA DI AGRIGENTO – 7 seggi
Francesco Maria Coppa – Grande Sud: 1.833 voti
Angelo Longo – Rivoluzione Siciliana: 1o9 voti
Gioacchino Nicastro – Crocetta Presidente: 2.992 voti
Giovanni Panepinto – Partito Democratico: 6.235 voti – ELETTO
Umberto Puleo – PID-Cantiere popolare: 971 voti
Arturo Ripepe – PID-Cantiere popolare: 824 voti
PROVINCIA DI CALTANISSETTA – 4 seggi
Gaetano Nola – Italia dei valori: 555 voti
Enzo Salamone – Rivoluzione Siciliana: 81 voti
Giuseppina Territo – Sturzo Presidente: 398 voti
Calogero Valenza – Musumeci Presidente: 1.767 voti
PROVINCIA DI PALERMO – 20 seggi
Giancarlo Cammarata – Italia dei valori: 1.066 voti
Alberto Campagna – Udc: 3.199 voti
Antonino Dina – Udc: 10.229 voti – ELETTO
Vitale Gattuso – Cantiere popolare: 2.920 voti
Gaetano Licata – Cantiere popolare: 806 voti
Luigi Maria Lucio Vallone – Udc: 4.896 voti – PRIMO DEI NON ELETTI