Campofranco, caldo, incendi, auto in fiamme e pericolo metano: cittadini-pompieri

CAMPOFRANCO –  Giornata apocalittica quella vissuta da molti abitanti di Campofranco. Sembravano i classici piccoli cespugli di “ristuccia”, quelli che intorno alle 11,30 di domenica mattina hanno cominciato a bruciare nella campagna adiacente il centro abitato, quando il termometro segnava i 38 gradi. Ma il fuoco, con la sua inesorabile e pericolosa lentezza, pian piano, ha cominciato a propagarsi verso le abitazioni precedute da vegetazione libera e quindi non preventivamente controllata. Molte famiglie hanno anche abbandonato le proprie abitazioni e sono scese in strada, qualche abitante, intuendo che la situazione potesse peggiorare, ha telefonato sia i Vigili del Fuoco che il Corpo Forestale del distaccamento di Sutera. I primi, a detta di chi li ha chiamati al telefono, pare abbiano risposto che in base alla situazione descritta, l’intervento non rientrasse nelle loro competenze, i secondi, quelli della Forestale, arrivavano subito e si dirigevano nei pressi dell’impianto di metanizzazione che passa proprio a pochi metri  dal luogo dell’incendio riuscendo a scongiurare il pericolo, circoscrivendo la zona interessata. Ma intanto le fiamme, aiutate da un leggero vento caldo, continuavano ad avanzare in più versanti, circondando l’intero quartiere sino a raggiungere una Volvo parcheggiata, all’interno del giardino di  una abitazione, che  prendeva fuoco allarmando ancora di più l’intera zona. Perdurando il mancato arrivo dei Vigili del Fuoco, alcuni cittadini si sono decisi a fare da soli e si sono organizzati per cercare di limitare i danni e scongiurare che il fuoco raggiungesse le abitazioni. Con tubi di gomma, secchi e quant’altro è stato trovato di utile, si sono improvvisati pompieri Enzo Spoto, Calogero Falletta, Claudio Spoto, Enzo Bordenca, Calogero Termini, Maria Liuzzo, Alfredo Falletta, Carmela Bordenca, Francesco Costanzo, Gino Falletta, Toni Ciringione, Elisabetta Falletta, Gaetano Adamo ed altri che sono riusciti a spegnere le fiamme sull’auto, ormai distrutta, e quelle delle zone limitrofe. Ma ancora il fuoco non dava tregua e cambiava zona, come il vento, mentre tutta Campofranco veniva “coperta” da un denso fumo che rendeva l’aria irrespirabile costringendo gli abitanti a chiudere tutto per evitare che il fumo entrasse nelle proprie abitazioni. A questo punto intervengono anche i carabinieri della locale stazione che, vista la situazione, allertano ancora una volta i Vigili del Fuoco che intorno alle 14,00 fanno il loro arrivo a Campofranco, intervenendo laddove ancora c’era pericolo, soprattutto nella zona dove sono ubicati sia il Palazzetto dello Sport che l’impianto polivalente di calcetto, dove esiste una folta e variegata vegetazione, ed altre zone dove le fiammelle potevano svilupparsi e riprendere il loro  pericoloso “cammino”. Intorno alle 15,00 tutto era praticamente sotto controllo e la gente interessata è potuta rientrare nelle proprie abitazioni. Per tutti, il forte dubbio che le fiamme si siano sviluppate in maniera accidentale.

Rino Pitanza